Torna Roséxpo il Salone Internazionale dei Vini Rosati
Il rosato in Italia, una moda o puro marketing? Ne discutono i produttori

Banchi d’assaggio e seminari di degustazione.
Sono 300 le etichetteche sarà possibile degustare nella due giorni leccese dedicata ai vini rosati. Accanto alla vasta proposta pugliese e italiana, sarà possibile fare un viaggio gustativo dalla Georgia al Sud Africa, dalla Provenza al Libano, ma anche Germania, Spagna, Portogallo, Croazia, Slovenia e ovviamente Italia.
Rosati, identità o marketing?Nell’anno che ha registrato la nascita di Rosautoctono, l'Istituto del Vino Rosa Autoctono Italiano, che raccoglie i Consorzi di tutela delle denominazioni di origine più rappresentative del settore,nel Paese in cui è ancora forte il divario con la ricerca e in cui pesa l’assenza di dati certi, è giunto il momento per porre le basi per una discussione concreta sul futuro del vino Rosa o,per i più nostalgici,del rosato d’Italia.
Una degustazione di vecchie annate di rosati aprirà venerdì 21 giugno la kermesse 2019 nella sede dell’Academy del Gambero Rosso, con un viaggio guidato dalla giornalista Stefania Annese, per comprendere la longevità di una tipologia di vino che ha reso famosa la Puglia nel mondo.
Unpercorso tra scoperte scientifiche, progetti di marketing e storie umane di questi grandi vini, partendo dall’assaggio di dieci calici,sabato 22 alle 10,30 sotto la guida esperta di Filippo Bartolotta, giornalista e grande conoscitore dei mercati internazionali, consentirà un giro del mondo che,partendo da una icona dei rosati, il Garrusdi Chateau d’Esclans, darà il via alle riflessioni tecniche e sociali che saranno riprese nel corso della tavola rotonda pomeridiana.
Riflessioni sull’identità dei rosati, partendo dal marketing per arrivare alla ricerca scientifica e all’identità di questa categoria di vino, per provare a capire se gli investimenti e le scelte che riguardano la produzione dei rosati si rifanno a scelte dettate esclusivamente dal mercato e da una moda o se effettivamente esista un progetto di unità nazionale intorno a un’idea di vino che possa avere un futuro in Italia e all’estero. "È partito proprio dal risultato di una tavola rotonda di una precedente edizione di Roséxpo il progetto di associare i consorzi" spiega Ilaria Donateo, presidente di deGusto Salento "e a questo punto del percorso ancora una volta vogliamo stimolare il dibattito nazionale e portarlo su un livello ancora più alto perché oggi più che mai è importante capire cosa si voglia e dove si voglia andare. Il rosato è solo una moda? O è arrivato il momento per avviare una progettualità che porti i rosati italiani a poter competere con i cugini francesi, dai quali abbiamo molto da imparare".

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