Cosa è cambiato in questo delicato momento storico nel mondo delle spedizioni? Ora che le aziende si apprestano ad organizzare l’invio delle strenne natalizie a clienti, giornalisti, importatori e distributori, è tempo di guardare preventivamente e con una buona gestione l’attività di promozione attraverso i cadeaux natalizi.
Per comprendere quali sono le difficoltà, come superarle e con che strumenti ci siamo rivolti a Francesco Prizzon, titolare dell’azienda veneta Way to go (e della collegata Statiunitisubito.com) che si occupa da anni del mondo delle spedizioni internazionali.
Francesco, che tipo di business sono collegati all’omaggistica del vino?
Per esperienza ci sono due tipologie di business che lavorano con l’omaggistica nel settore vinicolo:
- la cantina che omaggia i propri clienti, distributori, importatori, influencer, personaggi importanti;
- le aziende che si occupano di altri settori merceologici e che ordinano alle cantine delle forniture di vino con cui omaggiare i propri clienti, magari anche con etichette e packaging personalizzato.
Dalla vostra esperienza quali sono gli errori principali quando si inviano le strenne natalizie?
Il principale problema è la mancanza di organizzazione e programmazione delle attività legate all’omaggistica. Way to Go, l’azienda di cui sono titolare, riesce a calendarizzare sia le operazioni dei propri clienti sia le proprie potendo schedulare gli invii in maniera organica indipendentemente da dove prendiamo in carico il processo di evasione della commessa.
Che tipo di operazioni preliminari sono necessarie?
Il primo punto è stabilire un budget approssimativo definendo la lista destinatari e la tipologia di regalo da inviare. Il secondo punto consiste nel pensare ad un packaging non solo bello e comunicativo, ma anche sufficientemente protettivo per i prodotti da regalare. Un aspetto che mi sento di sottolineare soprattutto alle cantine che ricevono ordini da aziende di altri settori che vogliono realizzare cadeaux di vino: ricordatevi che dovunque e a chiunque il vostro vino andrà, sarà tutta pubblicità gratuita.
E da un punto di vista operativo?
Io consiglio di seguire questo ordine:
- iniziare molto per tempo ad inviare gli ordini dei materiali necessari;
- pianificare le operazioni di assemblaggio e confezionamento delle confezioni regalo;
- concordare con uno spedizioniere di fiducia tutti gli aspetti logistici ed economici, già pensando anche a temi secondari come la gestione delle problematiche.
Quali sono le maggiori complessità date dal periodo Covid?
Un primo aspetto che mi sento di tirare in ballo è il fatto che il virus non si trasmette tramite gli oggetti. Quindi se ancora qualcuno ha dubbi se accettare merce per paura di essere contagiato, può star tranquillo. Un secondo aspetto che attualmente è molto aleatorio, è la propensione alla spesa da parte delle cantine e dei clienti delle stesse.
Dal punto di vista operativo ci sono sicuramente alcuni aspetti da segnalare:
- il costante aggiornamento dei protocolli di sicurezza di tutte le aziende che garantiscono rischi minimi;
- gli autisti che si occupano delle consegne possono rilasciare la merce senza obbligo di firma da parte del destinatario per limitare il più possibile i contatti con i destinatari;
- in molte nazioni extra-CEE, che hanno già di per sé dei sistemi doganali e delle normative stringenti per il reparto food and beverage, sicuramente ci saranno dei ritardi nei transiti legati all’implementazione della quarantena. Ad esempio in questi mesi Cina, Giappone, Australia hanno adottato delle tempistiche di rilascio della merce che possono arrivare anche a 5-7 giorni lavorativi.
Che tipo di opportunità offre Way to Go?
Il nostro approccio è assolutamente sinergico con le aziende con cui collaboriamo. Forniamo servizi ad aziende di dimensioni molto diverse, per questo motivo per ogni cliente creiamo servizi tailor made. Partiamo dalla semplice spedizione, fino ad arrivare al servizio completo sostituendoci in tutti gli aspetti operativi ed amministrativi al nostro cliente il quale, ci fornisce un capitolato che ci permetta di lavorare in assoluta autonomia. Fra la prima e la seconda opzione, c’è in mezzo un pò di tutto in funzione delle operazioni che il cliente vuole gestirci e quello che invece preferisce affidarci.
Quale è la tendenza attuale?
Negli ultimi anni la tendenza è sempre più la terziarizzazione di tutto il processo. Il motivo fondamentale è che le cantine sono già molto oberate nelle settimane precedenti al Natale e preferiscono quindi non appesantire ulteriormente la produzione.
Per fare un esempio, noi ormai da una decina d’anni gestiamo l’omaggistica di MSC. L’anno scorso l’armatore, per supportare le realtà veneziane piegate dopo l’allagamento, ha deciso di omaggiare con prodotti tipici veneziani. Tutto il resto l’abbiamo fatto noi: ritiro dei prodotti dai fornitori, fornitura delle casse personalizzate, picking, imballaggio, etichettatura, accoppiamento fra collo personalizzato e biglietto di auguri, smistamento, compilazione di tutti i documenti accompagnatori, spedizione, pagamento dei dazi di importazione, consegna e report finale.