Un cauto ottimismo pone le basi del 2021: il mondo riflette sul sfide del 2020 ed entra in un anno pieno di speranza perchè ci possa essere una veloce ripresa sanitaria ed economica. Numerosi sono i cambiamenti socio-politici a cui abbiamo assistito di recente: il Regno Unito è uscito dell’Unione Europea, la nuova amministrazione USA Biden-Harris ha assunto la leadership, e promettenti vaccini contro il COVID-19 sono stati lanciati in tutto il mondo, offrendo uno scorcio di una tanto sperata era post-pandemia. “Tutti questi recenti stravolgimenti hanno fatto comprendere sempre di più l’importanza di pianificare in anticipo, comprendendo le dinamiche di acquisto dei consumatori e usando un’approccio innovativo e creativo” spiega Emma Chiu, Global Director di Wunderman Thompson Intelligence, divisione data della nota agenzia di marketing internazionale. La nota agenzia internazionale ha appena stilato “The Future 100: 2021”, un articolato documento dove anticipa le 100 tendenze e cambiamenti nel mondo dei brand trasversalmente in diversi settori come cultura, tech&innovation, hospitality, food&drink, retail…

Abbiamo pensato di selezionare tra le 100 tendenze individuate da Wunderman Thompson Intelligence quelle che pensiamo possano riguardare più da vicino il mondo del vino, della ristorazione e del retail.

Il rituale del “dining out” sta cambiando rispetto al passato. 

I ristoratori stanno rivoluzionando la concezione di location per il consumo dei propri piatti, privilegiando il ristorante come luogo dove cucinare soltanto e in questo modo assecondando il boom del delivery, che dal 2014 al 2019 ha visto una duplicazione delle vendite secondo Euromonitor.  “Negli ultimi cinque anni, la consegna conto terzi ha contribuito a ridefinire l’industria della ristorazione, la prossima fase di tale evoluzione nei prossimi cinque anni saranno le ghost kitchens e altre forme di distribuzione analoghe” spiega Michael Schaefer, responsabile globale della ricerca sulle bevande e sulla ristorazione Wunderman Thompson Intelligence.

Ghost Kitchen 

La crescente popolarità del servizio di consegna a domicilio, che ha proliferato durante questo periodi di lockdown, ha aperto le porte a un nuovo concept di ristorazione: la cucina fantasma – ghost kitchen. Piuttosto che affittare e disporre di cucine e sale da pranzo complete, le ghost kitchens consentono ai ristoratori di affittare spazi di lavoro in cucine condivise dove si cucina espressamente per l’asporto.  Euromonitor stima che le cucine fantasma potrebbero essere un affare da mille miliardi di dollari entro il 2030. Questo significa per il mercato delle bevande alcoliche che alcuni ristoranti potrebbero continuare ad offrire il servizio di fornitura di vino per il menu proposto, come scegliere di demandare al consumatore l’acquisto delle bevande in autonomia tramite altri canali. 

Creatività 

Per quanto riguarda la ristorazione di fascia alta stiamo assistendo ad un cambio di rotta verso l’estrema creatività per offrire esclusività ed esperienze uniche nel tentativo di rispettare le misure di allontanamento sociale senza compromettere la piacevolezza dell’ambiente. I commensali cercano esperienze gastronomiche indimenticabili in una nuova era di allontanamento sociale. E la risposta della ristorazione non sta tardando ad arrivare. Un esempio? A Budapest, il ristorante stellato Costes ha portato letteralmente la cucina raffinata “ad una nuova altezza”. Il 17 ottobre 2020, il ristorante ha servito una cena di quattro portate sulla ruota panoramica Budapest Eye, che offriva agli ospiti una vista mozzafiato sulla città dalle cabine per massimo quattro persone. Oppure il lussuoso hotel parigino Les Bains ha prosciugato e riproposto nella piscina sotterranea — che risale al 1885, quando l’hotel fu originariamente costruito come stabilimento balneare — come sala da pranzo privata unica nel suo genere.

Salute ed intimità

Il concetto di salute ha invaso il settore del food&wine. I consumatori richiedono sempre più responsabilità ai brand e osservano quello che fanno. “Capire l’impatto di ciò che mangiamo sull’ambiente è un modo per fare tutti un piccolo passo verso la lotta al cambiamento climatico “, ha affermato il CEO di Panera Niren Chaudhary. “Quindi, come azienda alimentare, ci sentiamo fortemente responsabili di condividere queste informazioni e consentire ai nostri ospiti di contribuire a fare la differenza”. Per i consumatori inoltre si fa strada anche l’esigenza di una maggiore intimità, sia per assecondare il distanziamento sociale, sia per nuove abitudini acquisite. La chef stellato Pichaya Utharntharm, Chef Pam, offre ad esempio servizi privati a Bangkok: The Table by Chef Pam si trova infatti a casa della chef e ospita party da 4 ad un massimo di 16 persone. 

Un’altra idea molto innovativa sono le bolle Plex’eat (vedi foto) ideate dal designer Christophe Gernigon che consentono di godersi l’esperienza al ristorante rimanendo in sicurezza nonostante la mancanza della mascherina.  

Retail 

In che modo la pandemia darà forma all’evoluzione dell’esperienza nei negozi? Nonostante la speranza che il 2021 porti meno restrizioni e un ritorno alla vita sociale, i consumatori e i rivenditori continueranno a essere consapevoli dell’importanza di ridurre al minimo il contatto con gli altri. Per i negozi che cercano di invogliare i clienti a fare acquisti di persona piuttosto che online, si porrà la sfida di fornire esperienze IRL (in real life – di persona) dove l’igiene e la sicurezza sarà al primo posto. Ciò sarà possibile tramite esperienze sempre più individualizzate, l’ausilio di elementi digitali o di un design unico e stimolante con cui i rivenditori si ripromettono di rendere davvero rilevante l’esperienza fisica anziché quella di acquisto digitale. 

Dark stores 

Un nuovo format sta emergendo per i negozi fisici: gli store senza clienti. Per tutto il 2020, i rivenditori hanno visto le loro vendite migrare online. Nel maggio 2020, le vendite online hanno rappresentato il 32,8% di tutte le vendite al dettaglio nel Regno Unito, rispetto al 19% di febbraio dello stesso anno, come ha riferito il British Office for National Statistics. Negli Stati Uniti le vendite di e-commerce sono aumentate del 31,9% nel secondo trimestre del 2020, rispetto al primo trimestre, per un valore di 211,5 miliardi di dollari, secondo stime del Census Bureau. In risposta a questa tendenza, molti rivenditori stanno adottando il formato dark store, che si rivolge ai consumatori online per l’evasione degli ordini. A settembre 2020, Whole Foods Market ha aperto un negozio a New York chiuso al pubblico. Il primo negozio solo online dell’azienda è stato progettato espressamente per l’evasione e il ritiro degli ordini.

Live commerce

Il retail-tainment, la formula vendita e intrattenimento online, si muove online con esperienze di acquisto coinvolgenti e su misura per i consumatori digital first. Combinando la facilità dell’e-commerce con lo spettacolo degli infomercials, il live commerce presenta un host o un influencer in streaming video dal vivo mentre dimostra (o degusta nel caso del vino) i prodotti disponibili per l’acquisto e interagire con il pubblico in tempo reale. Il formato è popolare nei mercati asiatici da diversi anni e ora sta vivendo un boom globale.

“La strada per la ripresa inizia quest’anno. I brand, i leader e gli individui dovranno intraprendere un viaggio pieno di speranza che richiede collaborazione e resilienza al fine di ottenere il miglioramento e la ripresa sperati” conclude Emma Chiu, Global Director di Wunderman Thompson Intelligence.