The Wine Net è una Rete aziendale con soggettività giuridica che associa cooperative italiane provenienti da territori particolarmente vocati e che rappresentano importanti denominazioni di origine: Pertinace e Cantina Colli del Soligo nel nord, Cantina del Morellino di Scansano e Cantina Frentana al centro Italia, La Guardiense e CVA Canicattì nel sud.
Presidente, come può sintetizzare, per linee principali, la storia fino ad oggi percorsa da The Wine Net?
Alle origini del progetto c’era semplicemente il desiderio di mettere insieme alcuni territori di eccellenza italiani per poterli valorizzare nel modo più efficace: oggi, dopo 5 anni di lavoro pieno, posso dire che la strada percorsa è stata certamente impegnativa, ma nel tempo si sono create grandi opportunità, soprattutto sul fronte commerciale.
Oggi la Rete ha un’organizzazione certamente più efficace rispetto agli inizi e i suoi impegni di lavoro congiunto sono certamente più compatibili con le incombenze quotidiane delle aziende che ne fanno parte.
Quali sono i punti di forza che in questi anni la Rete ha espresso?
Dopo questi primi anni di vita la Rete può affermare le grandi potenzialità che il mondo cooperativo italiano esprime. Lasciata ormai alle spalle, e da parecchio tempo, l’idea del vino cooperativo come vino di massa, oggi la produzione cooperativa esprime un profilo etico del lavoro e un rapporto qualità-prezzo inattaccabile, che la rende altamente compatibile con le esigenze di spesa del consumatore medio, che ha visto rincarare enormemente il carrello della spesa.
In più, il vino cooperativo porta a valore la produzione dei piccoli produttori, garantendone la qualità: il vino si fa con la cura, la tecnologia svolge un ruolo fondamentale; sono importanti i sistemi di tracciamento, di controllo qualitativo, le certificazioni: tutte le cantine sono certificate in sicurezza, controllo di qualità, protocolli di legalità.
Dopo molti anni di lavoro congiunto la Rete ha oggi raggiunto un grado di condivisione ragguardevole. Ogni cantina mantiene la sua sfera commerciale ma grazie alle altre può avere uno sguardo anche su mercati che presidia di meno: alcune aziende lavorano molto con Europa, altre con Paesi extracomunitari; ognuna ha il proprio approccio con il trade, ma può disporre della rete di conoscenze delle altre e valutare opzioni commerciali in modo avvantaggiato, grazie al know-how delle altre.
Può illustrarci le strategie di The Wine Net nei confronti del mercato estero?
Quanto ho appena detto è particolarmente vero per i mercati esteri. Nelle fiere internazionali gli operatori assaggiano i prodotti delle nostre cantine e sono piacevolmente colpiti nel sapere che si tratti di vini cooperativi; ma come dicevo oggi la cooperazione ha cambiato pelle: oggi è la più grande custode dei territori e dei vitigni autoctoni del nostro Paese.
Anche nel corso del 2024 continueranno le fiere congiunte per la Rete: saremo presenti a Vinexpo Paris, dal 12 al 14 febbraio e a Prowein, dal 10 al 12 marzo: buyer e importatori avranno la possibilità di testare la forza propulsiva della nostra strategia di condivisione e comprendere cosa c’è di nuovo in Italia sul fronte della cooperazione.
Erano maturi, per la Rete, i tempi per dotarsi di un responsabile commerciale comune per il mercato estero, che conoscesse lo spirito della cooperazione e che adottasse scelte commerciali efficaci e compatibili per tutti. Averlo individuato, in una professionalità molto esperta del mondo della cooperazione, ci da una marcia in più nell’affrontare le sfide estere e ci proietta verso strategie sempre più coraggiose: si sta lavorando per un marchio comune per una linea che comprenda vini di tutte le 6 cantine aderenti; alcuni mercati , come quello cinese, hanno mostrato un interesse in questo senso, e la nostra risposta non si sta facendo attendere.
Il 2024 sarà anche l’occasione per riprendere gli incontri “itineranti” di degustazione rivolti a giornalisti ed operatori del mercato, interrotti durante la pandemia: gli eventi si svolgono a rotazione presso le cantine della Rete e rappresentano un momento importante per conoscere da vicino le realtà cooperative di The Wine Net.
Sulla scorta dei nostri valori comuni, rappresentati, piuttosto che dai numeri e dai risultati delle singole cooperative, dai comuni principi etici e dall’empatia delle persone che fanno parte della Rete, si sta lavorando alla possibilità di nuove mirate adesioni alla Rete, che rispecchino i requisiti di rappresentatività di territorio, che abbiano una storia simile alla nostra, un’identità fortemente espressiva dei valori di mutualità e condivisione.
A guidarci sarà la consapevolezza che i numeri non fanno la sostanza, la differenza la fa la capacità di rapportarsi reciprocamente, di saper scambiare conoscenze e di avere attitudine alla condivisione.