Il 14 Febbraio è stato presentato il nuovissimo Calendario delle tappe in presenza di Simply Italian Great Wines Tour programmato da IEM.
Marina Nedic e Giancarlo Voglino – fondatori e amministratori delegati di IEM – hanno fornito una panoramica generale rispetto alla situazione del mercato internazionale, focalizzandosi soprattutto sul mercato fieristico e le possibilità che quest’ultimo propone alle aziende.
Innanzitutto, è utile sottolineare che, nonostante la situazione pandemica, IEM ha cercato, nei limiti del possibile, di non fermare mai gli eventi in presenza. Purtroppo il Covid-19 ha portato, come sappiamo, a chiusure e limitazioni ed i canali online hanno preso il sopravvento.
Per questo, ora che l’Europa, così come gli Stati Uniti, sta riaprendo le porte verso la normalità si sta notando un grande entusiasmo, una grande voglia di riallacciare rapporti personali.
Marina spiega che il mondo del vino ha bisogno di mantenere gli eventi in presenza perché necessita di quel contatto diretto che le tecnologie, purtroppo, non possono fornire.
Eppure, le limitazioni sono tutt’oggi percepibili e non siamo ancora tornati alla normalità.
Il mercato asiatico o australiano restano ancora molto chiusi, rendendo impossibili eventi b2b ed in presenza.
Fortunatamente, però, spiega Giancarlo, il Nord America è un mercato ormai completamente aperto e lo dimostra la prima tappa di Simply Italian Great Wines che si è tenuta a Miami e Houston a cui hanno partecipato oltre 40 aziende.
Proprio a fronte di questo entusiasmo, è utile capire quali sono i mercati di interesse per l’export enologico italiano nel 2022. Secondo Marina, il mercato del vino è in continuo aggiornamento e anche i mercati più maturi come gli Stati Uniti e il Canada sono caratterizzati da costanti evoluzioni che aprono porte e possibilità.
Inoltre, Giancarlo aggiunge che – indipendentemente dalla situazione di chiusura ed apertura dei mercati che limita la situazione – la pandemia ha portato ad una situazione di stabilità, mentre la ritrovata libertà spinge i cliente a sperimentare cose nuove, una curiosità che i produttori devono tenere in considerazione se vogliono essere competitivi.
Risulta chiaro che partecipare ad eventi come quelli organizzati da IEM è un’occasione ed un’opportunità da non perdere, ma deve essere sfruttata al meglio: Marina si focalizza sull’importanza di essere propositivi sia nella fase precedente all’evento – avendo ben chiaro il mercato di interesse a cui si vuole puntare, informandosi su di esso e preparando una presentazione attraente dei propri prodotti – che durante l’evento stesso.
Giancarlo, invece, sottolinea l’importanza del momento successivo all’evento, il cosiddetto follow up; spiega che è fondamentale creare un contatto o un ricordo una volta tornati a casa. Perciò, scriversi un appunto che ricordi qual è stato lo scambio di battute potrebbe essere una strategia da non sottovalutare.
Covid-19 permettendo, IEM propone un calendario ricco di tappe: Stati Uniti, Europa, Londra, Paesi Baltici, Asia e Australia.
Cosa aspettate? Preparate le valigie!
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