Immaginiamo le nostre aziende del vino come dei piccoli villaggi. Perchè ogni gruppo di lavoro che si trova a conviverci, anche in modo transitorio, è una piccola comunità, con i suoi abitanti e le sue figure caratteristiche e riconoscibili.Sapere quali sono le competenze che ci servono in un team, capire cosa dobbiamo saper fare ci può dare spunti innumerevoli per progettare il presente e il futuro delle nostre aziende del vino.
Chi sono quindi i “personaggi” di THE VILLAGE e che cosa rappresentano?
Oggi vi presentiamo L’Eroe Traditore, l’abitante del villaggio che riassume una parte di tutti gli altri abitanti.
In ogni mazzo che si rispetti, c’è un jolly, l’elemento che scombina la partita, facendo prendere alle cose una direzione inaspettata. È l’Eroe-Traditore, ma in fondo siamo tutti noi.
Ogni figura del villaggio, nello stato di piena consapevolezza ed energia, accede alla propria dimensione eroica ed esprime i propri tratti evolutivi. Quando l’Eroe non si realizza e viene bloccato nel suo desiderio di realizzazione, spesso può diventare il Traditore: proprio perché conosce bene le risorse e le potenzialità può utilizzarle in chiave negativa per danneggiare il villaggio e se stesso. Da qui, i due lati di una stessa medaglia. Da una parte, l’Eroe, dall’altra il Traditore.
Il tradimento ha, per questa figura, una doppia veste perché si può tradire la comunità, ma anche se stessi. L’atto eroico è sempre un atto di “tradimento”, un cambio di rotta che alla maggioranza del “villaggio” suona come dissonante, non conforme alla linea di condotta fin qui tenuta dalla persona. Tradire (dal latino tradere, consegnare), in sostanza, significa tradire una consegna, cioè un ordine, un sistema precedente, in nome di una nuova “consegna”, di un nuovo ordine, di un nuovo sistema. Si compie così l’eterno “dramma” del processo evolutivo che parte dal singolo e turba il contesto.
Il vero eroismo è essere se stessi! Vivere liberi dalle aspettative sociali, non assoggettati all’orgoglio personale, svincolati dall’essere migliore o peggiore di qualcuno.
È quello che accade, in fondo, a molti di noi quando scatta il desiderio di identificarsi con le immagini dell’eroe proposte dalla società: il rischio diventa quello di volersi avvicinare il più possibile a modelli esterni, spesso stereotipati e molto distanti dalla propria natura. Quante persone vivono condizionate dall’ossessione di mostrarsi belle, forti o intelligenti e fare qualcosa di importante per essere poi amate e apprezzate?
Questo accade spesso nel mondo del vino, quando alcuni di noi si trovano intrappolati in aziende che hanno già uno stile che non rispecchia il nostro, o dove ci sono stili e procedure diversi da quelli che pensiamo noi.
L’importante è invece che ciascuno di noi trovi la propria forma di eroismo. Ogni figura del villaggio vive nel delicato equilibrio tra tratti evolutivi e zone critiche.
Essere l’Eroe vuol dire comprendere qual è il modo migliore per dare il proprio contributo alla vita e all’armonia del villaggio.
E tu , ti senti un po’ Eroe?