Stando alle ultime analisi mondiali del settore, è assodato che il fulcro del mercato vinicolo si stia spostando sempre più ad est, trascurando un po’ la vecchia “signora Europa”, per fare l’occhiolino ad una giovane Asia dalle grandi potenzialità. Per poter entrare a far parte dell’ondata e diventare marchi conosciuti ed amati anche oltreoceano, occorre però conoscere i gusti del paese di destinazione, al fine di accontentare i bisogni, pianificare gli investimenti e, perché no, prevedere le mosse della concorrenza. Ecco quindi che, dopo aver approfondito gli sbocchi di business in altri paesi del continente asiatico in altri nostri articoli (ad esempio qui), abbiamo deciso di riportare un’indagine davvero recente, che vede come protagonisti i consumatori sud coreani, con la fiducia che tra i lettori vi sia qualcuno che ne farà buon uso per i propri futuri investimenti.

L’ultimo nato di Wine Intelligence è un curioso report sui gusti e le preferenze varietali dei palati della Corea del Sud, facenti parte di uno dei mercati in espansione più succulenti di tutto il globo. Produttori, ecco a voi una panoramica delle preferenze dei consumatori della Corea del Sud per il 2018.

Le 5 cose più importanti da sapere:

1 Sauvignon Blanc e Chardonnay sono i bianchi preferiti dai consumatori della Corea del Sud (tra quelli che bevono vino importato almeno ogni 6 mesi), ma queste preferenze vanno contestualizzate e suddivise per segmenti di età, infatti, i bevitori tra i 19 e i 24 risultano nettamente orientati a preferire il Sauvignon allo Chardonnay.

2 I bevitori più giovani dichiarano una preferenza per il vino dal sapore più dolce, ad esempio il Moscato, risultante il preferito tra tutti come varietà.

3 Il Cabernet Sauvignon è universalmente il favorito, tra i consumatori abituali di vino rosso, a tutte le età, anche se è stata riscontrata una tendenza fra i più giovani a preferire con decisione il Pinot Nero.

4 I consumatori di vino bianco hanno una percezione dello stesso piuttosto singolare: lo definiscono infatti più “alla mano”, ma non nel senso economico del termine, più amichevole, se si possa mai accostare un aggettivo del genere ad un vino. All’interno vi trovano equilibrio tra morbidezza, dolcezza, con una punta di “crispy”. In ogni caso, vini dai sentori più freschi e fruttati, vincono assolutamente in termini di gusto.

5 Similmente al vino bianco, il vino rosso conquista i propri consumatori quando al suo interno sono percepibili i sentori di frutta e bacche, molto più che i sentori di spezia, di invecchiamento, pelle e vaniglia.

Probabilmente si tratta di una conseguenza al solo recente approccio al vino in generale e ancor più a quello europeo, ma è importante considerare che i consumatori della Corea del Sud tendenzialmente si orientano sul consumo di prodotti dal gusto semplice, prevalentemente dolce e fruttato. In linea generale, l’invecchiamento non è tra i gusti più apprezzati e soprattutto compresi dal consumatore medio, in giovane età specialmente.

Quindi, se avete in serbo di proporre vini molto corposi, dal gusto complesso e la struttura forte, forse non è il mercato giusto in cui entrare. Se invece ritenete che il vostro prodotto di punta possa rientrare nelle caratteristiche sopracitate, preparatevi a contattare un fidato importatore, perché questo è il nostro consiglio.