Come stanno reagendo all’emergenza sanitaria legata al Corona Virus gli operatori commerciali di tutto il mondo? Che tipo di ripercussioni sta avendo la situazione italiana sul business del vino nel mondo?
Ce lo siamo chiesti e abbiamo iniziato a chiedere l’opinione di alcuni nostri contatti internazionali.

Nella seguente intervista ci ha risposto Andrea Cherio, CEO della CHERIO Holding & Trading Company Inc, basata a Mill Valley, attiva nella importazione e distribuzione di vino e tartufi in California.

Qual è la situazione attuale in California? Che provvedimenti ha preso il Governatore negli ultimi giorni?
La situazione in California, al momento, è molto simile a quella che si sta vivendo in Italia in queste ultime settimane. È cominciato da qualche giorno un vero e proprio blocco del Paese e a tutte le persone è consigliato lo ”shelter in place” ossia si suggerisce di rimanere in casa il più possibile al fine di evitare una ulteriore diffusione del virus. Ho l’impressione che le persone siano più attente a rispettare le guideline emesse e, mentre la gente si impegna ad uscire il meno possibile e a limitare i contatti, il Governatore, da parte sua, sta stanziando dei fondi a tassi agevolati per sostenere le piccole aziende e attività di business.

Che tipo di emergenza state vivendo?
L’emergenza finanziaria è forte. Molti lavoratori legati al settore della ristorazione (che è quello con il quale io maggiormente mi interfaccio) senza grossi risparmi, ma abituati a vivere di settimana in settimana, check dopo check, cominciano a fare i conti con le prime difficoltà economiche visto che tanti sono, appunto, i ristoranti al momento chiusi. Non esiste cassa integrazione o liquidazione se vieni licenziato ma bisogna anche dire che sono comunque presenti sul territorio ammortizzatori sociali.

Come sta agendo per la sua azienda?
Come azienda sono in modalità “wait and see” riducendo il più possibile i costi per non andare out of business. Per legge i miei principali clienti sono chiusi o drasticamente limitati nella loro operatività. Come importatore/distributore non posso vendere ai privati per legge.

Qual è la reazione del settore Horeca e Gdo?
L’Horeca è in ginocchio. Molti ristoranti stanno tentando di convertire il business impostandolo solo sugli ordini ‘to go” e delivery ma con estrema difficoltà. La GDO reagisce meglio ma su vini di valore inferiore rispetto a prima.

Come stanno reagendo i produttori delle regioni vinicole californiane?
Non sono in grado di rispondere. Il lockdown è iniziato alcuni giorni fa, ma temo che distributori/produttori affrontino esattamente le stesse difficoltà.

Che opinioni raccoglie da parte degli operatori? Che misure hanno messo in atto per “salvare” il business?
Il principale intento è quello di evitare la bancarotta. Le opzioni possibili non sono moltissime ed io, personalmente, mi sto organizzando per lavorare di più con l’unico canale che al momento mi sembra rispondere e dal quale continuo a ricevere ordini che è quello dei wine stores che fanno vendita diretta ai privati i quali fanno ancora rientrare il vino nella loro lista della spesa.

Percepisce timore nei confronti dei vini/prodotti italiani tra i suoi contatti?
Assolutamente no.