Come evidenzia in un recente articolo Wine Intelligence, nell’ultimo decennio l’interesse dei consumatori verso il consumo moderato di alcol ha registrato un costante aumento.
Eppure sinora negli Stati Uniti il vino a bassa gradazione alcolica non ha avuto lo stesso successo di altre opzioni come gli RTD.
Per quali motivi?
I dati sui consumatori raccolti da Wine Intelligence negli ultimi 5 anni dimostrano che i consumatori sono delusi dal gusto dei vini a bassa gradazione alcolica e optano per altre bevande alternative.
Questa tendenza rispecchia il coinvolgimento inferiore dei giovani nella categoria del vino rispetto alle generazioni precedenti.
Secondo IWSR negli Stati Uniti il mercato del vino a bassa gradazione alcolica vale più di 1 miliardo di dollari ed ha una previsione di crescita del volume CAGR 2021-2025 di circa il 27% per il vino fermo e del 30% per il vino spumante.
La percentuale di consumatori di vino statunitensi che stanno passando a opzioni a bassa gradazione alcolica per alcune delle loro occasioni di consumo è in aumento: 4 su 10 consumatori regolari di vino statunitensi cercano attivamente di moderare il loro consumo di alcol.
I dati di Wine Intelligence indicano che la curva di crescita del vino a bassa gradazione è in ascesa: nonostante il 30% dei bevitori regolari di vino negli Stati Uniti sia a conoscenza del vino a bassa gradazione, solo il 6% ha acquistato questo tipo di vino ma 4 su 10 considererebbero l’acquisto di questi vini in futuro.
Quali sono i fattori chiave che incoraggiano i consumatori statunitensi a provare il vino a bassa gradazione?
Il fattori chiave riguarda i benefici percepiti per la salute ed il minor contenuto calorico. Per i consumatori più giovani, entrano in gioco anche fattori estrinseci quando si tratta di scegliere un vino a bassa gradazione alcolica, compreso il desiderio di farsi notare dal loro gruppo di coetanei mentre bevono questa categoria di vino.
Quali sono le aspettative dei consumatori statunitensi rispetto ai livelli di alcol presenti nel vino a bassa gradazione?
La maggior parte (41%) si aspetta che la percentuale alcolica si attesti attorno a 6,5-8%, come dimostra il grafico sottostante:
L’analisi di Wine Intelligence sul mercato statunitense mostra anche che le maggiori opportunità per il vino a bassa gradazione alcolica si trovano nell’off-premise grazie soprattutto al consumo domestico.
Inoltre, la concorrenza del vino nei formati ridotti (sia Tetra Pak che lattina) sta aumentando, dato che la birra e gli RTD si trovano spesso sullo stesso scaffale del vino.
Questo porta il vino a competere direttamente con queste categorie a bassa gradazione alcolica, in particolare nei canali di acquisto rapido come gli alimentari ed i minimarket.
Per ora, le opportunità per il vino a bassa gradazione alcolica nei locali rimangono marginali, a causa del fatto che c’è una vasta gamma di opzioni analcoliche e a bassa gradazione alcolica tra cui scegliere.
La questione del prezzo
Un nodo strategico chiave per i produttori, i distributori e i rivenditori di vino a bassa gradazione alcolica negli Stati Uniti riguarda il prezzo. I consumatori pagheranno lo stesso o di più per le opzioni a bassa gradazione alcolica, o si aspettano prezzi più bassi a causa del minore contenuto alcolico?
Un terzo dei consumatori regolari di vino negli Stati Uniti si aspetta prezzi più bassi per il vino a bassa gradazione, ma oltre la metà prevede di pagare un prezzo simile o maggiore. Questi dati suggeriscono che il prezzo non è una barriera per la crescita futura ed il potenziale di questa categoria.