Sono giunte in queste ore le anticipazioni sulle previsioni 2016-2021 dei consumi di bevande alcoliche negli Usa realizzato da IWSR che da tempo si è accreditato come una delle fonti più autorevoli sulle analisi del mercato degli alcolici a livello internazionale.
Sono dati sicuramente incoraggianti per il vino perché evidenziano ancora numeri positivi. Se, infatti, i dati ufficiali del consumo attuale (riferiti al 2015) parlano di circa 3,2 miliardi di litri le previsioni al 2021 evidenziano un aumento di quasi altri 200 milioni di litri (+1,1%). Parliamo in sostanza di oltre 250 milioni di bottiglie in più di vino consumate negli Usa.
Se andiamo però a confrontare gli incrementi avvenuti nel quinquennio 2011-15 con quelli ipotizzati nel prossimo, registriamo una tendenza di crescita più ridotta (dal +1,3% al +1,1%).
In linea generale possiamo affermare che le tendenze di crescita dei consumi di vino negli Usa vengono confermate anche dal prestigioso IWSR ma forse ci aspettavamo un qualcosa di più.
E questo considerando anche il principale competitor, la birra, che negli Usa oggi vale la bellezza di 24 miliardi di litri consumati. Birra per la quale è previsto un aumento di consumi nel prossimo quinquennio dello 0,6% (era stato dello 0,2% nel quinquennio precedente).
Se andiamo poi a guardare i consumi complessivi di alcolici negli Usa, allo stato attuale (sempre dati 2015) sono attestati a circa 30,2 miliardi di litri. Significa, pertanto, che la birra rappresenta tuttoggi quasi l’80% dei consumi di alcolici negli Usa e il vino è di poco sopra il 10%, mentre il rimanente se lo dividono tra spirits, mixed drinks e sidro.
Le previsioni di IWSR non spostano di molto queste quote di consumo e quindi forse è opportuno riflettere se esiste un modo per accelerare il processo di aumento dei consumi di vino negli Usa.
In particolare quelle che potrebbero essere le azioni su questi benedetti “Millennials” che vengono indicati da tutti gli osservatori come il target di riferimento più interessante per l’evoluzione dei consumi di vino negli Usa (ma anche in altre parti del mondo), ma che forse non stiamo intercettando nella maniera più adeguata.
Proprio in questi giorni stiamo seguendo un progetto di comunicazione sui social media di un importante Consorzio italiano sul mercato Usa. Un progetto decisamente indirizzato ai giovani consumatori statunitensi. Dalle numerose domande che arrivano da questi giovani emerge uno scenario decisamente interessante, ma anche molto complesso, che ci deve obbligare ad una comunicazione molto più “pensata” per loro.

Ancora crescita dei consumi di vino negli Usa, ma si potrebbe fare di più?
Secondo i recenti dati dell’IWSR entro il 2021 è previsto ancora un aumento del consumo di vino negli Usa che dovrebbe crescere di circa altri 200 milioni di litri (oltre 250 milioni di bottiglie) ma ancora di molto al di sotto della birra che continua a rappresentare l’80% dei consumi di alcolici