Con 55 milioni di abitanti, la Corea del Sud è attualmente la decima economia mondiale, il mercato vinicolo sudcoreano è uno dei più grandi dell’Asia e sta registrando una crescita impressionante. Negli ultimi anni è fiorito anche grazie agli accordi di libero scambio con Unione Europea, Stati Uniti e Cile. 

“È una economia frizzante che, pur risentendo delle crisi attuali (inflazione, costi logistici ed energetici), continua a crescere” sottolinea Elisa Budri, Export Department Specialist di Arione. “Questo benessere maggiore si riflette sul nostro comparto che dipende molto dalla disponibilità economica dei consumatori. Inoltre la Corea del Sud si è evoluta nelle conoscenza del vino, io la collocherei in una posizione intermedia tra il Giappone e la Cina. La conoscenza dei prodotti riguarda anche l’alta gamma e c’è una apertura alle novità, soprattutto da parte dei Millennials”.

La crescente popolarità del vino tra i giovani indica ulteriori opportunità di crescita per i produttori ed il Paese, soprattutto se confrontato con altri mercati vinicoli emergenti dell’Asia Pacifica, garantisce un elevato PIL pro capite, un tasso di disoccupazione relativamente basso ed una bassa corruzione. Tutte buone notizie per i produttori di vino che stanno valutando di entrare o investire ulteriormente in questo mercato.

Il polo vinicolo del Paese è Seoul, dove si vende la maggior parte del vino ed è proprio nella capitale che Arione, martedì 22 novembre prossimo,  parteciperà ad una degustazione organizzata con il supporto di IEM (International Exhibition Management), realtà che si occupa di consulenza e supporto nella progettazione di eventi promozionali. La degustazione sarà ospitata all’interno di una cornice prestigiosa, lo Shilla Seoul Hotel, luogo dove la tradizione locale incontra il lusso contemporaneo.

Arione crede e investe nel mercato coreano, come testimonia Elisa Budri: “Questo appuntamento rappresenta un’importante opportunità di promozione per far conoscere e apprezzare la nostra azienda e la nostra ampia e diversificata gamma di prodotti. Arione ha colto l’occasione per sviluppare ancora di più un mercato che è sempre più stimolante ed interessante con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e la conoscenza del nostro brand in questo dinamico mercato asiatico in forte espansione”.

Le parole di Budri confermano le potenzialità di questo Paese asiatico che, l’anno scorso, per il secondo anno consecutivo si è classificato al secondo posto a livello globale nella “Top 15 Most Attractive Markets” di Wine Intelligence, in crescita rispetto al decimo posto del 2019.

Inoltre nel 2021 la Corea del Sud ha registrato il tasso di crescita delle importazioni in valore più alto tra i quattro maggiori mercati chiave asiatici: Corea del Sud (69%), Giappone (12%), Hong Kong (41%) e Cina continentale (-13%). La popolazione di consumatori di vino della Corea del Sud è cresciuta di quasi un milione dal 2017 (secondo Wine Business International) e le importazioni di vino nel 2021 hanno raggiunto l’impressionante cifra di 559 milioni di dollari (+69% in valore e +41% in volume rispetto all’anno precedente), dopo il precedente record di 330 milioni di dollari del 2020. Il 2021 è stato il primo anno in cui l’import di vino della Corea del Sud ha superato il traguardo dei 500 milioni di dollari.