“L�Eldorado Usa” sembra avere delle nuvole all�orizzonte. Infatti, dopo pi� di 20 di crescita del consumo di vino gli Stati Uniti potrebbero vedere una decrescita di consumo pro capite nel 2016. Lo dice l�annuale State of the Wine Industry Report della Silicon Valley Bank (SVB), le cui previsioni per il 2016 suggeriscono dei cambiamenti sia sul piano dell�atteggiamento dei consumatori che delle vendite.
La SVB prevede un declino del consumo pro capite, anche se a farne le spese pare saranno i vini domestici e non i vini imbottigliati importati, che continueranno il trend di erosione della quota di mercato dei “fine wine” americani. Non destano grandi preoccupazione nemmeno i vini premium o i “fine wine” che termineranno il 2016 con una crescita tra il 9 e il 13%, una piccola decrescita non preoccupante rispetto al 14% del 2015.
“Mentre la richiesta di vini premium aumenter� quest�anno, ci sono delle nuvole all�orizzonte da prendere in considerazione. Secondo le nostre indagini, il consumo di vino totale e pro capite subir� una decrescita per la prima volta in pi� di 20 anni a causa degli emergenti nuovi trend di consumo che accelereranno nel breve periodo” ha detto Rob McMillan, fondatore della Silicon Valley Bank’s Wine Division e autore del Report.
“Abbiamo motivo di credere che ci sar� uno spostamento permanente dal consumo di vino generico a favore di altre bevande alcoliche. I consolidati baby boomers (generazione anni �40-�60) verranno piano piano rimpiazzati dai pi� frugali millennials, che stanno diventando pi� agnostici nelle loro scelte tra birra, spirits e vino a differenza delle generazioni precedenti” continua McMillan.
Il Report redatto dalla Silicon Valley Bank’s Wine Division segnala anche ulteriori previsioni per il mercato del vino negli USA: la caduta delle vendite in volume e dei prezzi avverr� per i vini di sotto degli 8$ a bottiglia; il segmento di prezzo basso che attirava i consumatori entry-level degli anni Sessanta ha perso completamente il suo appeal; i consumatori della generazione X (nati negli anni �60-�80) sorpasseranno i baby boomers nel 2021 e diventeranno il gruppo demografico di consumatori pi� ampio negli USA fino al 2026 quando verranno sorpassati dai millennials.
Dunque grandi cambiamenti all�orizzonte che per� sembrano colpire i vini generici e con prezzi contenuti, a favore dei vini premium e di importazione. I dati della SVB sono sicuramente da tenere in considerazione, perch� sintomatici di uno shift generazionale che direzioner� inevitabilmente il consumo di vino in nuove direzione. Staremo a vedere se le nuvole che si vedono all’orizzonte sono solo perturbazioni passeggere.

Calo del consumo di vino negli USA: perturbazioni passeggere o avvisaglie di tempesta?
Secondo lo “State of the Wine Industry Report” della Silicon Valley Bank, dopo più di 20 di crescita del consumo di vino gli Stati Uniti potrebbero vedere nel 2016 una decrescita di consumo pro capite di vino (soprattutto, per fortuna, relativa ai vini domestici)