Bisogna render merito alla Cantina Valpolicella Negrar di un’innata propensione all’innovazione. Negli anni ’30 del secolo scorso, chi la fondò ebbe l’intuizione lungimirante, nonché l’ambizione, di arrivare direttamente al consumatore con il prodotto imbottigliato. Oggi, è tra le prime cantine della Valpolicella ad avviare un servizio e-commerce per ora riservato alla sua linea più qualitativa, Domìni Veneti, con l’obiettivo di andar incontro a quel pubblico eterogeneo che oggi sceglie di comprare vino online. Pubblico sempre più numeroso anche in Italia, come dimostrano i dati dell’ Osservatorio e-commerce B2C del Politecnico di Milano risalenti all’ottobre scorso, secondo cui il comparto food&wine ha fatto registrare un +30% nel 2016 nell’ambito del commercio elettronico.

“Pur consapevoli che non potremo essere profittevoli da subito, siamo determinati a giocare un ruolo di primo piano nella vendita on line, opportunità commerciale che riteniamo avrà sempre più importanza nel mercato del vino. Indagini di settore, infatti, rivelano il desiderio del consumatore privato di acquistare direttamente dal produttore e con le comodità di servizio offerte dall’e-commerce anche a prezzi superiori a quelli del mercato tradizionale”, commenta il direttore ed enologo della Cantina Daniele Accordini.

Un investimento interessante sul online e sui social quello compiuto della Cantina Valpolicella Negrar che nell’ultimo scorcio del 2016 inaugura il nuovo sito www.dominiveneti.it, con relativo shop on line destinato al mercato italiano. “Coinvolgeremo il pubblico attraverso una maggiore attività sui social media e l’aggiornamento costante di un blog che consenta di avvicinare il consumatore al nostro mondo”, spiega la responsabile marketing Natascia Lorenzi, che ha seguito il progetto del nuovo canale di vendita.

Il nome Domìni Veneti fa riferimento ai territori appartenenti alla Repubblica di Venezia nel ‘500, di cui la Valpolicella era parte integrante. Si tratta di una produzione ricercata ed esclusiva, che riguarda i vini del territorio, da quelli frutto della millenaria tecnica dell’appassimento, il Recioto e l’Amarone, il cui nome è stato coniato nella bottaia di Cantina Valpolicella Negrar nel 1936, al Ripasso, al Valpolicella Classico, fino a comprendere i vini di altre zone veronesi Doc, come il Lugana, il Bardolino, il Custoza e il Soave.