A breve uscir�, finalmente, il nuovo bando Ocm vino che, come noto, prevede anche risorse per la promozione nei Paesi terzi. Faremo commenti al nuovo bando quando uscir�, per il momento ci limitiamo a sottolineare come queste risorse dovranno necessariamente essere utilizzate per migliorare la reputazione, il posizionamento dei nostri vini sui mercati internazionali perch� tuttoggi l�evoluzione del nostro export � pi� all�insegna dei volumi rispetto ai valori.
Questo emerge anche dalla lettura dei dati presentati in “Wine by Numbers”, la preziosa pubblicazione realizzata da Il Corriere Vinicolo, il settimanale di Unione Italiana Vini.
Complessivamente nel 2015 abbiamo esportato circa 12,2 milioni di ettolitri di vini fermi imbottigliati per un valore complessivo di quasi 4,5 miliardi di dollari, con un prezzo medio di 3,66 dollari/litro. La Francia ha esportato, invece, poco pi� di 10 milioni di ettolitri, per un valore complessivo di oltre 5,5 miliardi di dollari ad un prezzo medio litro di 5,45 dollari. Meglio di noi complessivamente come prezzo medio del litro esportato anche Usa (5,47 dollari), Australia (3,97 dollari), Nuova Zelanda (6,04 dollari), Argentina (3,99 dollari). Sotto i nostri prezzi medi, invece, Spagna (2,27 dollari), Sud Africa (2,58 dollari) e Cile (3,17 dollari).
Se guardiamo poi gli sparkling nel 2015 abbiamo esportato circa 2,8 milioni di ettolitri, per un valore complessivo di poco superiore al miliardo di dollari, per un prezzo medio al litro di 3,94 dollari. La Francia, invece, ha esportato circa 1,75 milioni di ettolitri di bollicine, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di dollari, ed un prezzo medio litro di 18,67 dollari (oltre 4 volte il nostro prezzo medio tanto per intenderci).
Se andiamo poi a vedere i singoli mercati, tanto per citare i numeri pi� indicativi emerge che nel principale mercato mondiale del vino, gli Stati Uniti, i nostri vini fermi imbottigliati vengono importati ad un prezzo medio a litro di 5,57 dollari (-5,3% rispetto l�anno precedente). La Francia, tanto per intenderci, su questo mercato � a 9,34 dollari/litro (pur perdendo un 10,7% rispetto al 2014).
Siamo messi meglio di Australia (3,53 dollari), e di poco rispetto la Spagna (5,38 dollari) e il Cile (5,1 dollari). Meglio di noi fanno per� Argentina (4,88 dollari) e Nuova Zelanda (7,85 dollari). Se diamo un�occhiata agli sparkling la Francia ci surclassa con un prezzo medio di 23,36 dollari al litro (+2,4% su 2014), rispetto ai nostri 5,37 dollari (-8,3%).
In Canada la situazione non migliora di molto, con 6,80 dollari canadesi al litro, rispetto agli 8,59 degli Usa (che � il primo Paese esportatore in Canada) e gli 8,01 della Francia. Negli sparkling sempre l�enorme divario tra i nostri 7,99 dollari canadesi/litro e i 24,70 dollari della Francia.
Andando pi� in sintesi, in Germania il nostro prezzo medio dell�imbottigliato fermo � stato di 2,72 euro/litro contro i 3,53 della Francia. Nel Regno Unito siamo ad 1,72 sterline/litro, rispetto ai 3,68 della Francia.
Ci fermiamo qui, pensiamo i numeri evidenziati siano pi� che sufficienti per legittimare una nuova fase della promozione dei nostri vini che finalmente ci porti pi� che a mostrare i muscoli a dare valore aggiunto alle nostre produzioni.
C�� un gran lavoro da fare ma le potenzialit� a nostro parere sono ancora tante.