Senza dubbio stiamo vivendo un momento della nostra storia senza precedenti: oltre all’emergenza sanitaria, anche una profonda crisi economica, che più passa il tempo più potrebbe lasciare solchi profondi nell’industria del vino.
Il comparto che più di tutti si trova ad affrontare un arresto totale, a causa dello stop della vita sociale e di relazione, dei viaggi e della mobilità turistica, riguarda ristoranti, bar e il mondo dell’ospitalità in generale.
Secondo un recente articolo della Sommelier Choice Awards, associazione americana che supporta il mondo dell’on-premise, dunque buyers e sommelier di ristoranti, wine bar e catene di ristorazione, nella scelta dei migliori vini per le proprie carte vini, ci fa calare in un mondo di opportunità che riteniamo interessanti da condividere.
“Nulla può far scomparire la situazione o migliorarla immediatamente, ma ci sono cose che possono essere fatte. È importante essere compassionevoli e innovativi. La chiave ora è assicurarsi che il maggior numero possibile di persone riesca a superare questo incolume, e poi, stando bene, ci sarà un sacco di tempo per festeggiare” spiegano nell’articolo, che è introdotto da un’esplicativa vignetta che riportiamo qui sotto. Vignetta che riporta la seguente domanda: come può l’industria del vino affrontare il caos causato dal Covid-19?
Visto che il tempo per riflettere e ragionare non manca, la Sommelier Choice Awards trova 6 interessanti punti di partenza su cui soffermarsi per trovare nuove strategie che possano essere messe in atto magari già nel presente e poi sviluppate in futuro, non appena tutto potrà ripartire.
1 Siate creativi
Innanzitutto, questa non è una situazione normale e per questo non ha bisogno di soluzioni normali.
Questo è il momento di pensare a soluzioni o proposte di esperienze creative e innovative per i consumatori che possano essere già proposte oggi come investimento sul proprio futuro.
Potrebbero essere buoni per esperienze culinarie presso i ristoranti abbinate alla degustazione di vini particolari, o esperienze enoturistiche. Le persone sono desiderose oggi di guardare con speranza al futuro.
2 Siate realistici
Questi sono tempo duri per l’industria dell’ospitalità e per coloro che lavorano nel mondo del vino. Ma sicuramente c’è chi sta vivendo momenti peggiori: chi sta affrontando la morte di persone care, o lo stress di aver contratto il virus. Concentrarsi su quello che c’è di positivo e di quello che potrebbe non andare bene, aiuta ad essere realistici. Concentrarsi sul proprio staff, collaboratori e quello che si può fare per aiutarli, è un livello di cura ed attenzione che verrà ripagato in futuro.
3 Siate comprensivi
Potete fare qualcosa per aiutare le comunità locali sfruttando il vostro network di contatti o clienti? Molte realtà locali possono essere al centro della loro comunità e questa è un’opportunità di dimostrare quanto siate in grado di supportare gli altri più in difficoltà. Di questo i vostri futuri clienti si ricorderanno.
4 Siate impegnati
Assolutamente cruciale risulta oggi per ristoratori, importatori, produttori e professionisti del vino essere in contatto con le istituzioni politiche e di categoria a tutti i livelli per far comprendere in modo chiaro e calmo quali sono i problemi della categoria.
Se il tuo business è a rischio dovete a voi stessi e al vostri staff una risposta su come le istituzioni possano aiutare.
5 Siate ottimistici
È un momento terribile, ma l’ottimismo genera fiducia: essere proattivi sui social media, rimanere in contatto con i clienti e concentrarsi, per quanto possibile, su quando questa crisi sarà finita, è un atteggiamento che genera ottimismo.
6 La predisposizione mentale è tutto
Quando le cose torneranno alla normalità, possono essere 2, 6 mesi o 12 mesi, sarà il momento della “messa in opera” di quello che in questo periodo avete ideato in modo da accelerare, compensare la perdita, raddoppiare. Non pensato però di modificare i vostri obiettivi che avevate pianificato per i prossimi anni: il 2020 costringerà ad un rallentamento, ma il 2021 sarà l’anno della ripresa.
Niente sarà come prima. Questo è certo, ma potrà essere migliore, non necessariamente peggiore.