Incontriamo Joe Bastianich nello stand dell�azienda vinicola della famiglia Bastianich a Vinitaly in compagnia di Wayne Young, responsabile marketing e comunicazione dell�azienda friulana, braccio destro del restaurant man e wine maker americano in Italia. A Cividale del Friuli la famiglia Bastianich ha scelto di acquistare ormai 20 anni fa dei terreni vitati e ha posto le basi dell�attuale azienda vinicola. Wayne, un americano che ha scelto di vivere e lavorare in Italia, ci racconta il lato tenero e affettuoso che ha condotto l�imprenditore americano, ormai famoso in Italia da quando ha scelto di partecipare al noto talent di cucina “Masterchef”, a scegliere il Friuli come terra in cui produrre dei vini con il proprio nome.

L�amore di Joe per il vino prima italiano e dunque friulano risale al legame che la famiglia Bastianich – di origini istriane trapiantata in America dove possiede numerosi ristoranti italiani – ha con le pi� importanti famiglie di viticoltori italiani fin dagli anni Settanta e Ottanta. � stata proprio questa passione per il vino, coniugata alla volont� di riscoprire e ritrovare le proprie origini, che ha portato la famiglia Bastianich, nel 1997, a impiantare i primi vigneti a Buttrio e a Cividale del Friuli, in una delle zone pi� vocate d’Italia alla produzione di vini bianchi. “Mi sono ritrovato nell�ambiente professionale del vino e cos� mi sono interessato ed appassionato di vini meno conosciuti in America, specialmente dei vini friulani. Venti anni fa scoprivo vini che i distributori americani non riuscivano a vendere. Questi mi lasciavano anche 20 casse di vini a costo zero per smaltirlo. Cos� io assaggiavo diverse annate e, pensando che sarebbero migliorati negli anni, li conservavo e non li vendevo subito” ci racconta Joe Bastianich. Dall�idea di creare vini che esprimessero nel tempo le potenzialit� di un territorio vocato ai vini bianchi come il Friuli, � nato il primo vino creato dall�azienda vinicola Bastianich: il Vespa Bianco.�
“20 anni fa per noi, ristoratori e non produttori di vino, � stata una scommessa, oggi invece la realt� ha una base solida” continua Bastianich. La scommessa in terra friulana l�ha affidata ad un sommelier, che aveva lavorato fino ad allora come Beverage Manager del ristorante “Becco”, Wayne Young. Wayne ci racconta che la prima vendemmia del Vespa Bianco l�ha seguita personalmente nel 1998. Se gli si chiede come � nata l�azienda vinicola, lui dice: “Joe � sempre stato appassionato dei vini italiani e in particolare friulani. Quando l�ho conosciuto ha iniziato a propormi vini dai nomi sconosciuti per me, Gravner, Radico, in annate molto vecchie e particolari. Quando sono arrivato in Italia, su suo incoraggiamento, per seguire i vigneti che la famiglia Bastianich aveva appena acquistato, Joe mi ha detto: puoi fare un vino bianco tra i migliori del mondo, perch� questo territorio ha le potenzialit� per farlo”.

Grazie a Wayne scopriamo che Joe Bastianich ha acquistato i primi vigneti quando � nata la figlia Olivia, “perch� ha sentito di voler creare un legame con la sua famiglia e questa terra che era quanto di pi� vicino aveva, essendo la sua famiglia istriana espatriata a causa della dittatura alla fine degli anni Cinquanta”. “I miei figli sono cresciuti in Friuli, io stesso ho un legame forte con questa terra. Il primo contatto da bambino era Trieste, dove andavamo con la mia famiglia negli anni Settanta e Ottanta. Sono stato adottato dai friulani e dunque mi � venuto naturale poi acquistare dei vigneti qui, oltre ad essere innamorato da sempre dei vini friulani” ci dice Joe. Per Joe Bastianich il vino e vigneti sono un regalo che vuole lasciare alla sua famiglia, radicato nella terra e nel tempo. La sua missione � diventata dunque comunicare questo amore per il vino in America . “I vini friulani vanno sempre pi� forte oggi in America. Noi vogliamo lanciare il messaggio che in Friuli ci sono tra i bianchi pi� importanti in Italia e nel mondo. Per me il messaggio � semplice. Non seguo nessuna tendenza, cerco di creare vini che possano avere una storia e raccontino un potenziale del territorio con le sue variet� pi� importanti. Questo messaggio funziona in America e spero che questa storia superi le tendenze e viva indipendentemente da queste” conclude Joe Bastianich.�