Sostenibilità, crisi climatica, enoturismo e opportunità di business realmente ecologiche: sono questi alcuni degli argomenti centrali dell’evento Green Wine Future, che si svolgerà in contemporanea in diversi Paesi dal 23 al 26 maggio 2022. Sarà l’occasione perfetta per approfondire le sfide che l’industria vitivinicola odierna si trova ad affrontare e per condividere soluzioni a problemi concreti.
La conferenza sarà trasmessa in quattro lingue (inglese, spagnolo, francese, italiano) da 8 diverse parti del pianeta nei rispettivi fusi orari: USA, Cile, Portogallo, Spagna, Francia, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda.
“Il nostro obiettivo è realizzare la più grande e ambiziosa conferenza ambientale mai organizzata per il comparto vino, puntando l’attenzione dell’intera filiera verso il problema più urgente che la nostra società e il nostro settore stanno affrontando”. Così Pancho Campo introduce brevemente il suo ambizioso progetto.
Parlaci di Green Wine Future 2022: cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima edizione?
Green Wine Future 2022 sarà la continuazione di un progetto iniziato nel 2006 con la prima conferenza internazionale che metteva in relazione i cambiamenti climatici ed il vino; da quell’edizione (tenutasi in Spagna), abbiamo organizzato molte altre conferenze internazionali a Hong Kong, in Portogallo e in altre parti del mondo con i nomi più influenti dell’industria del vino e leader mondiali come il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il premio Nobel Al Gore e il Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, tra molti altri.
Rispetto alle edizioni precedenti, in cui il tema principale era il cambiamento climatico, nel 2022 affronteremo molti altri aspetti relativi all’ambiente. Analizzeremo e presenteremo le informazioni più recenti su temi come le energie rinnovabili, la viticoltura rigenerativa, l’enoturismo sostenibile, il packaging, ed il ruolo del consumatore nella filiera vitivinicola. In questa edizione denunceremo anche pratiche scorrette come il green washing, un argomento che non abbiamo mai affrontato prima.
Perché avete deciso di organizzare la conferenza in modalità digital in collegamento da Paesi diversi?
Il vino è un’industria molto particolare che si basa principalmente su fiere, degustazioni ed incontri di persona. Tuttavia, viviamo in un momento storico molto delicato che rende difficile (e, talvolta, quasi impossibile) spostarsi tra un Paese e l’altro. Anche nel caso degli eventi virtuali non mancano le difficoltà; spesso è scomodo partecipare in diretta agli eventi che si svolgono in fusi orari diversi dal proprio.
Abbiamo quindi deciso di optare per una modalità di comunicazione digitale e simultanea per tre motivi fondamentali:
- Motivi logistici: la decisione di ospitare una conferenza virtuale è stata sicuramente guidata dalla pandemia. Alcuni Paesi si trovano attualmente in lockdown o in situazioni instabili a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, e noi puntiamo a rendere l’evento accessibile a tutti. Con questo nuovo formato, vogliamo incoraggiare la partecipazione di persone provenienti da tutti i continenti nel proprio fuso orario.
- Ridurre le emissioni di carbonio: le fiere virtuali sono indubbiamente più sostenibili poiché riducono le emissioni di carbonio di organizzatori, relatori, partecipanti e sponsor. Meno viaggi a lunga percorrenza aiutano notevolmente a ridurre l’impronta di carbonio, rappresentando anche un risparmio non indifferente per i partecipanti.
- Sperimentare nuove tecnologie: abbiamo stretto una partnership con Hopin, una delle aziende più avanzate nell’ambito della tecnologia virtuale per eventi. Grazie al loro supporto, potremo usufruire di una fiera completamente virtuale e strutture di networking all’avanguardia. Questa tecnologia consentirà a cantine e aziende vinicole di essere presenti al Green Wine Future Virtual Expo esponendo i propri prodotti e servizi.
Quali saranno le novità per i relatori?
La prossima edizione di Green Wine Future consentirà ai relatori di presentare le proprie informazioni in un modo totalmente nuovo, con un approccio pratico attraverso riprese, documentari e trasmissioni in diretta. Green Wine Future vuole essere totalmente visivo, interattivo ed innovativo: è per questo che verranno inclusi anche video in diretta da vigneti e cantine.
Ci aspettiamo più di 100 relatori da tutto il mondo, fra figure di spicco del commercio del vino ad esperti di altre industrie, leader mondiali e alcune celebrità competenti in materia di vino o ambiente. Fra i relatori già confermati, troviamo Francis Ford Coppola, Trudie Styler, Gaia Gaja, Riccardo Cotarella e Roger Boulton.
È possibile consultare il programma completo con le conferenze che si terranno in Cile, California (23 maggio), Portogallo e Sud Africa (24 maggio), Spagna e Francia (25 maggio) e Nuova Zelanda e Australia (26 maggio) a questo link.