BrandFinance, società che si occupa di valutazione dei brand e consulenza strategica, ha rilasciato il suo report annuale sui brand più forti e col maggior valore nel settore delle bevande alcoliche.
Nel dettaglio, c’è una sezione dedicata ai brand di champagne e vino, dove si registra una perdita del 10% del valore complessivo della top 10, passando dai 7,4 miliardi di dollari del 2020 ai 6,7 del 2021. Calo chiaramente causato dalle restrizioni alla socialità e chiusure prolungate dell’horeca sperimentate in tutto il mondo negli ultimi mesi.
Al primo posto Moët et Chandon, seguito Changyu, il più antico e grande marchio cinese. L’unico brand cresciuto in valore sembra essere Dom Pérignon che registra un +2,1%, 820 milioni di dollari, ma rimane stabile al quinto posto; Veuve Clicquot entra nel podio a discapito di Domain Chandon. La novità nella classifica di quest’anno è rappresentato dal gruppo cileno Concha y Toro, al decimo posto, che con un valore di 293 milioni di dollari è il maggior produttore di vino del Sud America e nell’ultimo anno ha registrato un deciso aumento dell’export verso il Regno Unito e i paesi del Nord Europa.
L’unico italiano (ma con proprietà straniera) in classifica è il gruppo Martini, che con un valore di 295 milioni di dollari ha registrato un -21% rispetto al 2020.
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Per quel che riguarda la forza dei marchi, BrandFinance assegna loro un punteggio, il Brand Strength Index (BSI) su base 100, che tiene conto di una serie di fattori quali gli investimenti, la notorietà del brand e le sue performance.
Di nuovo ritroviamo al primo posto il francese Moët et Chandon, seguito da Veuve Clicquot, Chandon e Dom Pérignon, che supera Changyu ora in 5° posizione. È interessante notare come i primi quattro marchi di questa classifica facciano tutti parte del gruppo LVMH, il gigantesco conglomerato di prodotti di lusso guidato da Bernard Arnault, ad oggi l’uomo più ricco del mondo.