Quando abbiamo deciso di intraprendere il nostro Italian Wine Tour avevamo poche idee precise sul programma. Avevamo un’unica certezza, l’azienda da cui partire: la Cascina Albaterra sulle splendide colline di Castelcerino sopra Soave.

Cascina Albaterra, infatti, non è un’azienda “normale” ma un sogno di che si trasforma in realtà grazie alla generosità e il coraggio di uomini e donne che mettono da parte gli interessi personali e aziendali a vantaggio di un progetto comune capace di dare supporto, aiuto a molte persone.

I protagonisti di questo sogno, che si è avverato nel 2016, sono tre realtà: l’azienda agricola Coffele, uno dei marchi storici e più prestigiosi del Soave Classico, l’Associazione Sulle Orme Onlus, che gestisce la Comunità di Fittà, chiamata all’accoglienza e alla carità, e che ha generato la terza realtà di Cascina Albaterra, la Cooperativa sociale Multiforme Onlus.

La Cooperativa Cascina AlbaTerra ha lo scopo di unire gli aspetti profit di un’azienda agricola agli aspetti no-profit di una fattoria sociale, dove oltre all’allevamento di capre, pecore e altri animali e la sperimentazione di coltivazioni biologiche, trova spazio anche il vigneto per la produzione di vini naturali. E tutto questo garantendo la reintegrazione lavorativa a persone che stanno vivendo momenti di difficoltà o affrontando percorsi di recupero personale.

Cascina Albaterra rappresenta anche un esempio straordinario di generosità da parte dell’azienda vitivinicola Coffele che ha voluto mettere a disposizione di questo progetto non solo una parte importante della propria terra – in uno dei territori più vocati per la viticoltura di qualità, la mitica collina di Castelcerino nel Soave Classico – ma anche il know how produttivo e commerciale.

“Non poteva esserci partenza migliore – spiega Lavinia Furlani, presidente di Wine Meridian – perché Cascina Albaterra racchiude molti valori legati sia alla terra che, soprattutto, alla solidarietà, alla condivisione, all’apertura verso gli altri, a partire da quelli diversi o meno fortunati di noi. E se c’è un prodotto della terra che può rappresentare al meglio anche il senso della condivisione e dell’apertura questo è proprio il vino”.
“Cascina Albaterra, inoltre – aggiunge Fabio Piccoli, direttore responsabile di Wine Meridian – per noi è anche uno straordinario simbolo di fiducia e di speranza. Abbiamo intitolato il nostro tour “Noi crediamo nel nostro futuro” e quindi abbiamo voluto mettere al centro del nostro progetto itinerante proprio la fiducia, la consapevolezza che il nostro mondo del vino, le nostre imprese non devono fermarsi davanti alla paura e pur nell’incertezza continuare a credere ed investire per un futuro migliore”.

Cascina Albaterra, infine, non certo per importanza, è un sogno che si è potuto avverare grazie all’impegno straordinario di un uomo, don Paolo Pasetto, che potrebbe essere descritto in tanti modi ma forse quello che lo racconta nella maniera più autentica è questo: ama profondamente e realmente il prossimo suo più di se stesso.

Il camper “Gino” ha la sua nuova livrea che si potrà osservare nei suoi 5.000 km in tante strade d’Italia e soprattutto dentro le 45 aziende coinvolte nel Tour.

“Ringraziamo fin da adesso – conclude Lavinia – le aziende che hanno accettato di accoglierci ma ci scusiamo anche con le tante altre alle quali, per questioni di tempo, abbiamo dovuto dire no, o meglio arrivederci a presto. Siamo infatti convinti che il nostro viaggio proseguirà sicuramente anche dopo il termine ufficiale del 4 agosto. Un viaggio che simbolicamente vuole rappresentare una “nuova” partenza per il vino italiano, con nuove forze e nuove consapevolezze”.