Esuberante e dissacrante, Alice Feiring non unesperta di vino, giornalista e wine lover comune. Da anni infatti porta avanti un dibattito sul vino naturale, dopo che nel 2001 scrisse un articolo sul New York Times premiato per loriginalit: “For Better or Worse, Winemakers Go High Tech.” Da allora la giornalista del vino ha aiutato il mondo ad aprire gli occhi su ci che “naturale” e spingendo i suoi lettori ad accogliere questa passione per lorigine del vino. Alice Feiring quasi unantropologa del vino: dai vitigni antichi delle Isole Canarie alla Georgia, la giornalista svela ci che c di indigeno e tradizionale nel vino naturale. Nel 2016 presieder il premio Free Wine Award istituito da Vinitaly e pubblicher a marzo il suo nuovo libro “For the Love of Wine, my odyssey through the worlds most ancient wine culture.” Labbiamo incontrata e chi meglio di lei poteva approfondire con noi la nuova attuale tendenza per il consumo dei vini naturali.

Qual il panorama dei vini naturali al giorno doggi?
I vini naturali hanno grande forza in questo momento nel panorama mondiale del vino. Il numero di importatori specializzati sta crescendo rapidamente, mentre quelli convenzionali stanno aggiungendo questi vini in un portfolio speciale. Ora sono disponibili anche in altri luoghi oltre alle storiche citt come Parigi, Londra, New York e Tokyo, dove sono presenti da pi tempo. Nel 2006 cerano pochi vini naturali provenienti da Spagna o Italia, invece oggi, a distanza di 10 anni, queste regioni vinicole hanno molto da offrire. Il Nuovo Mondo sta fiorendo e molti vini naturali vengono prodotti anche in America, Australia e Sud Africa.
In breve, dove la Francia lha fatta da padrone per decenni, ora ci sono molte aziende da tutto il mondo a competere.

Ha ricevuto di recente la nomina di presidente del premio Free Wine Award, istituito da Vinitaly. Che criteri di selezione ha stabilito?
Il mio obiettivo preservare lintegrit del premio e per questo renderlo un riconoscimento di grande valore grazie alla scelta dei vini, ma anche del pool di giudici da tutto il mondo. Spero che questo innovativo e fantastico premio apra un dibattito su questi vini, che sono vini fatti con amore e con unanima.

Qual il ruolo di questi vini nel panorama enologico attuale?
Questi vini sono il prodotto del desiderio del produttore di ritornare al modo con cui i predecessori, nonni e genitori, facevano il vino. Ma al tempo stesso sono il frutto di una filosofia produttiva che sempre di pi vede nel rispetto dell’ambiente e nella salute dei consumatori un faro di riferimento. I consumatori sono arrivati dopo, ma pi dimostravano interesse per questo tipo di prodotto, pi i produttori lo hanno messo in risalto. Sono vini con un ottimo gusto, salutari, che richiamano lattenzione del consumatore che crede in uno stile di vita pi sano. Che ruolo hanno? Sono buoni per lambiente e arricchiscono di sapore le nostre vite anche a tavola.

Come si stanno comportando i produttori?
I produttori stanno assolutamente cambiando il loro modo di fare vino. La rivoluzione gi in atto. Il solo fatto che sia stato istituito questo premio da Vinitaly la prova di questo. I grandi gruppi industriali lo stanno inserendo nel portfolio e, che ci si creda o no, il vino naturale ci che il consumatore chiede. Perci anche le aziende pi restie, se non vogliono perdere il mercato si devono adattare.

Qual lattitudine del consumatore?
I consumatori sono entusiasti. Ci sono numerose fiere di vini naturali allanno nel mondo, circa una quarantina. Rootstock (il festival del cibo e del vino sostenibile), in Australia, ha avuto circa 12.000 partecipanti e la gente era “affamata” di vini naturali. New York ne ha avuta una da poco, a febbraio, che andata sold out due settimane prima.
Appena quattro anni fa non riuscivo a trovare vini naturali nel mio vicinato, ora solo girando langolo, a tre minuti di passeggia da casa mia, poco trovare e bere vini naturali in 7 diversi posti.

Facciamo un po’ di chiarezza: qual la differenza tra vini naturali, organici e bio-dinamici?

Organico significa proveniente da viticoltura organica. Ai prodotti organici consentita unaggiunta di solfiti che deve essere in linea con le disposizioni dellUnione Europea (10000m). Negli Stati Uniti, invece, non consentita aggiunta di solfiti per i vini organici.

Bio-dinamico significa che deve seguire gli insegnamenti di Rufolph Steiner. I trattamenti in vigneto sono fatti con prodotti bio-dinamici che vengono da animali, minerali o vegetali, non chimici. I trattamenti vengono fatti in sincronia con le fasi della luna e delle stagioni. In linea generale se il consumatore vede una certificazione bio-dinamica pu fidarsi del fatto che il vino pi naturale di un vino organico.

I vini naturali non sono normati dalla legge, ma comunemente accettato che la viticoltura debba essere almeno organica e poi che non ci siano aggiunte di ogni genere, lieviti o enzimi. Non sono accettati nemmeno processi estremi come micro-ossigenazione o osmosi inversa. Spesso non c nemmeno laggiunta di zolfo, anche se a volte viene aggiunto fino a 20ppm, talvolta vulcanico e non di origine petrolchimica.