Ritrovarsi a OperaWine è stata una vera emozione per tutti coloro che erano presenti dopo quasi due anni in un evento dal vivo. Paradossalmente sarebbe potuto non esserci il vino tanta era comunque la soddisfazione di poter rivere le relazioni fisiche senza più quello schermo a separare le persone.

OperaWine è stata anche l’occasione per raccogliere testimonianze da alcuni dei protagonisti del vino italiano presenti alla decima edizione di questo prestigioso evento organizzato dalla collaboazione tra Vinitaly International e Wine Spectator.

Concezio Marulli, Enologo – Cantina Zaccagnini
Dopo quasi due anni, OperaWine rappresenta la riapertura degli eventi live del mondo del vino. Qual è il suo stato d’animo nel rivedere finalmente operatori, appassionati, giornalisti del settore in un ambito finalmente dal vivo? 

È la fine di un incubo ed il ritorno alla normalità nel vero senso della parola. Significa ritrovare la convivialità, tornare a discutere di vino e della piacevolezza della vita. È veramente una gioia immensa.

Zaccagnini è qui presente con il “Tralcetto” che è diventato veramente un’icona del packaging del vino italiano, ma dal tuo punto di vista cos’è che lo ha reso così importante a livello internazionale? 

Io penso che avere alle spalle un grande vitigno come il Montepulciano abbia agevolato molto l’opera quindi il ringraziamento principale va al vitigno.

Enzo Vogliolo, Direttore commerciale – Cantina Zaccagnini 
Tu vivi costantemente l’esperienza dei mercati internazionali: in questi ultimi mesi i segnali di ripartenza sono evidenti o c’è ancora molto da aspettare? 

La nostra è una azienda internazionale, devo dire che non abbiamo sofferto molto perché abbiamo un livello distributivo tale che ci permette di muoverci nella bicanalità, sia nella ristorazione sia nella grande distribuzione internazionale. Siamo molto fortunati, il peso dell’internazionalità per la nostra realtà è molto importante ed aver portato un prodotto come il Tralcetto ad OperaWine è sicuramente un grandissimo vantaggio perché conferma che siamo tra i migliori produttori Italiani al mondo. 

A proposito di Tralcetto, è diventato veramente un vino simbolo in particolare negli Stati Uniti, il più grande mercato al mondo. Quali sono i motivi di questo straordinario successo? 

È principalmente dovuto al fatto di avere un grande importatore che si è focalizzato negli anni sulla nostra azienda ed avere un prodotto naturale come il Tralcetto che si può toccare con mano. I consumatori comprano il Tralcetto anche per questa etichetta che si differenzia da tutte le altre. Una volta acquistato, i consumatori lo ricomprano perché è un ottimo vino moderno. L’azienda è cresciuta molto ed oggi ci posizioniamo tra i primi cinque brands italiani negli Stati Uniti.

Diva Moretti Polegato, Brand Ambassador – Villa Sandi Spa
Questa ripartenza è un giorno importante per il vino italiano anche per la vostra azienda. Qual è lo stato d’animo con il quale vi approcciate a questa manifestazione?

Noi siamo sicuramente positivi ed entusiasti di ricominciare a vedere persone, clienti, giornalisti internazionali che non abbiamo avuto il modo di incontrare durante più di un anno per questa pandemia. 
Sono quasi emozionata di ritornare dietro un banco e riproporre i nostri prodotti. Direi che questo segna un punto di ripartenza per il mondo del vino e questo tipo di eventi.

Flavio Geretto, Export Manager – Villa Sandi Spa
Oggi è una giornata importante di ripartenza ufficiale per il mondo del vino, come stanno andando i mercati?

Dopo oltre un anno, questo è il primo evento che facciamo in presenza. Sicuramente non ci siamo mai fermati perché abbiamo cercato tutte le opportunità possibili sui mercati. Abbiamo anche imparato a lavorare in modo diverso, sicuramente le videoconferenze con Zoom, le visite virtuali in cantina sono un bagaglio utile però c’è tanta voglia di rivedere i nostri clienti, già da luglio ricominceremo i nostri viaggi all’estero, il team sta scalpitando.
È importante anche avere più possibilità di tornare assieme al ristorante in libertà e poter partecipare agli eventi perché è ottimo bere vino a casa ma condividerlo è la base importante di questo prodotto.

Tiziano Castagnedi, Titolare – Tenuta Sant’Antonio
Primo evento di ripartenza ufficiale, qual è lo stato d’animo tuo e dell’azienda?

Finalmente! Lo aspettavamo da parecchio tempo, credo che sia veramente un messaggio importante che diamo non solo a noi stessi ma a tutto il mondo del vino.
Oltre cento aziende presenti, scelte da Wine Spectator sono la testimonianza che vogliamo ripartire e vogliamo dare veramente un messaggio di speranza.

Stevie Kim, Managing director – Vinitaly International
Quali sono l’umore, le aspettative, lo stato d’animo di questa edizione di OperaWine 2021?

È stata una grande sfida. Devo dire onestamente che senza l’appoggio dei rappresentanti di Wine Spectator, questa manifestazione non sarebbe stata organizzata. Hanno dimostrato grande disponibilità e questo mi ha dato la forza per approcciare i produttori. I produttori tre mesi fa non erano nella situazione odierna, c’erano più incertezze, non erano convinti di poter partecipare.
Hanno garantito disponibilità e solidarietà, questo è stato un grande gesto da parte dei produttori italiani e alla fine pian piano sono riusciti ad essere presenti quasi tutti, anche perché il decimo anniversario rappresenta la celebrazione di tutti quelli che hanno già partecipato alle edizioni precedenti.  È stata una grande sfida, avevo un certo magone a rivedere tanta gente che non vedevo da oltre un anno: produttori ma anche studenti, giudici, giornalisti.
Devo dire che è stato molto emozionante ed un po’ surreale perché non facevamo una cosa del genere ormai da 2 anni. È bello e spero che possa essere un nuovo inizio.