Si è conclusa Sabato 6 Maggio la seconda giornata di Vyno Dienos con un boom di presenze e di appassionati lituani che hanno visitato la fiera e curiosato tra le referenze presenti. 

La mattina, sempre caratterizzata da appuntamenti B2B, ha visto innumerevoli incontri tra i distributori presenti alla fiera ed i produttori. La particolarità che i distributori stessi stessero esponendo alla fiera (e spesso vicini di stand con le aziende produttrici) ha permesso una maggiore interconnessione tra domanda ed offerta. 

“Il secondo giorno è iniziato da poco e siamo molto contenti di vedere che non abbiamo perso visitatori, anzi, sono attesi soprattutto consumatori finali e Wine-lovers” ci riferisce Arunas Starkus, proprietario di Vyno Klubas, importatore lituano e organizzatore di Vyno Dienos. “È stato difficile non aver potuto organizzare le ultime due edizioni, ma sembra che tutto stia pian piano tornando alla normalità”. 

Parere positivo anche da parte dei produttori  italiani presenti, che in mattinata e nel primo pomeriggio hanno accolto nei loro stand gli importatori lituani.

“La mattina è iniziata bene” ci riferisce Guglielmo Bertani, co-proprietario di Tenuta Santa Maria di Bertani “abbiamo già ricevuto delle visite da parte di alcuni distributori per cui staremo a vedere come si svilupperà la giornata”. 

“La seconda giornata di Vyno Dienos è iniziata con alcuni contatti interessanti” afferma Elisa Budri, export manager di Arione “nel nostro caso specialmente nei confronti di prodotti come i Moscato cocktail e l’asti secco. Le persone sono entusiaste ed abbiamo visto una risposta positiva sia da parte dei consumatori che degli importatori presenti”. 

Il pomeriggio è stato caratterizzato da un’ingente presenza di consumatori finali, specialmente millennials e generazione Z, che hanno dimostrato un grande interesse ed attenzione non solo ad assaggiare i vini in esposizione, ma anche a comprendere meglio la differenza tra denominazioni, vitigni e conoscere più in profondità le aziende. 

Ne hanno avuto opportunità anche grazie al fitto programma di workshop e masterclass che si sono susseguiti durante tutto l’arco della giornata ed a cui hanno preso parte anche i produttori italiani presentando la nostra ricca diversità territoriale. 

A conclusione di queste due giornate in Lituania, abbiamo compreso che:

  • l’appeal del “Made in Italy” è forte e richiama nei consumatori la nostra offerte paesaggistica e culturale; 
  • sul mercato baltico del vino, tante referenze italiane rappresentative della nostra produzione, non sono ancora presenti, rilegando la nostra rappresentanza all’estero a pochissime denominazioni;
  • i più giovani ed in generale la maggior parte dei consumatori, necessita di una maggiore istruzione, pertanto, vale la pena per le cantine italiane presenziare a questi eventi, per avere l’opportunità di intercettare in via preferenziale le richieste del mercato. 

Un’edizione che ha dato un chiaro segnale di ripresa del piccolo ma dinamico ed in crescita mercato baltico del vino. 

Grazie Vyno Dienos, alla prossima!