Immaginiamo le nostre aziende del vino come dei piccoli villaggi. Perchè ogni gruppo di lavoro che si trova a conviverci, anche in modo transitorio, è una piccola comunità, con i suoi abitanti e le sue figure caratteristiche e riconoscibili. Sapere quali sono le competenze che ci servono in un team, capire cosa dobbiamo saper fare ci può dare spunti innumerevoli per progettare il presente e il futuro delle nostre aziende del vino.
Chi sono quindi i “personaggi” di THE VILLAGE e che cosa rappresentano?
Oggi vi presentiamo il Legislatore, una figura chiave anche se sottovalutata nel mondo del vino.
Una curiosità congenita, il desiderio di saperne di più sui fatti, sulle persone e sul mondo, ma anche spirito critico e la voglia di approfondire, di scendere a fondo nelle cose, andando oltre gli aspetti superficiali, rifiutando interpretazioni scontate, spiegazioni già date di situazioni o problemi.
Parliamo del Legislatore. All’interno del villaggio, il Legislatore è la figura che racchiude e trasmette il senso del dovere, le regole sociali, i valori, ma anche la capacità di aiutare, consigliare, proteggere e sostenere. È colui che mostra e ribadisce come fare bene le cose, che fornisce regole coerenti e allo stesso tempo flessibili. È in grado di potenziare la propria capacità di negoziazione delle regole, interviene in modo non svalutante, sostenendo i comportamenti proattivi. Le sue direttive mirano autenticamente a raggiungere obiettivi comuni, a gestire la complessità perseguendo la giustizia.
Chi ha dentro di sé i tratti spiccati di questa figura usa la parola e l’idea per costruire regole o modelli. Rispetto al comunicatore, utilizza il linguaggio in modo maggiormente concettuale e si muove in un contesto meno sociale, tende a confrontarsi con il rigore interno del metodo e della conoscenza. Il suo ruolo è fondamentale quando si tratta di dare continuità e sistematicità alle visioni o di consolidare la dimensione del cambiamento.
Pensiamo a tutte le attività all’interno delle nostre aziende del vino che hanno a che fare con rendicontazioni, con bandi, con accordi con importatori e partner. Tutte attività che hanno necessariamente bisogno di un legislatore.
Il Legislatore tende ad adottare spesso un approccio eccessivamente razionale per raffreddare contenuti e situazioni che potrebbero accenderlo emotivamente e generare sensazioni di disagio. Altre volte si difende dai momenti di difficoltà tenendosi lontano da situazioni emotivamente rischiose. In questo senso, è molto efficace nell’allontanarsi dalle dinamiche per lui stressanti fornendo giustificazioni impeccabili. D’altro canto, la distanza dalle situazioni e dal mondo reale lo rinchiudono in un universo di leggi alle quali è impossibile essere fedeli fino in fondo.
La sua sfida è quindi quella di trovare una giusta distanza dalle situazioni e dalle cose, la misura giusta che gli consenta di valutare la complessità dei contesti in cui è immersa.
Per fare un esempio possiamo pensare a Ralph, protagonista del libro “Il signore delle Mosche”, un personaggio assennato, responsabile, attento alle esigenze di tutti, che nelle prime pagine del libro, constatata l’assenza di adulti, convoca tutti i ragazzi superstiti per decidere il da farsi attraverso il suono di una conchiglia. La conchiglia stessa assume un grande valore: diviene il simbolo di una convivenza in cui ordine e regole comuni devono essere rispettati e Ralph rappresenta il tentativo e la capacità di creare armonia ed equità attraverso delle regole all’interno di una comunità che deve ripartire, in una situazione di caos in cui solo il Legislatore sa riportare l’ordine sociale.
Il legislatore è una figura centrale nelle aziende del vino, troppo spesso concentrate maggiormente su aspetti legati alla vendita, alla promozione e alla produzione, e meno attente a tutti i processi interni che sono altrettanto importanti.
Quali sono tutte le attività nella tua azienda che hanno bisogno di un legislatore? Chi sono le persone del tuo team che incarnano questo ruolo?