L’Azienda Agricola Malenchini, con sede e radici familiari nella Villa Medicea di Lilliano, a 10 km dal centro di Firenze, rappresenta un vivido esempio di ciò che fuori dai nostri confini è praticamente impossibile da trovare: un’azienda biologica che produce vini Chianti e olio extravergine di oliva di pregio, un colpo d’occhio mozzafiato tra le colline toscane, un’offerta residenziale di raffinata accoglienza, a una gittata di sguardo dalle bellezze artistiche che hanno fatto del nostro Paese la principale destinazione turistica al mondo.
Enologicamente, Malenchini rappresenta uno dei principali interpreti della Denominazione Chianti Colli Fiorentini, 150.000 bottiglie prodotte, con etichette che spaziano dalle eccellenti espressioni del Sangiovese di terroir, a più recenti progetti di IGT che valorizzano varietà autoctone quali il Canaiolo, o sapienti abbinamenti con i vitigni internazionali, come per il Supertuscan Sangiovese e Cabernet Sauvignon “Bruzzico”, termine dialettale che fissa l’ora del giorno che precede le prime luci dell’alba, quando queste colline erano teatro di intense battute di caccia.
Abbiamo chiesto a Diletta Malenchini, 8° generazione a dirigere l’azienda e la splendida Villa, di raccontarci i tratti identitari di questo angolo di Toscana, e di spiegarci cosa significa fregiarsi in etichetta del grande nome di Firenze.
È un onore per noi poter rappresentare il nostro territorio e la ricchezza che lo contraddistingue, non solo dal punto di vista produttivo, per le eccellenze enogastronomiche conosciute in tutto il mondo, ma anche e soprattutto culturale. Non a caso, molte cantine di Firenze rappresentano un vero patrimonio artistico e custodiscono storie e tradizioni di inestimabile valore.
La scelta del biologico arriva in azienda nel 2015, quando viene intrapreso il percorso della conversione, su un sostrato già altamente sensibile alla lotta integrata e alla biodiversità.
Diletta, ci sembra che per Malenchini l’attenzione per il territorio si coniughi strettamente con la valorizzazione dell’autoctono. Può raccontarci la filosofia che guida le vostre scelte in vigna?
Oltre al Sangiovese, “vitigno principe” del territorio, la Toscana vanta un ricco patrimonio di antiche varietà autoctone con identità interessanti. Noi abbiamo scelto di valorizzare queste varietà, dapprima sperimentando, poi sempre più convinti dei risultati ottenuti. In particolare, coltiviamo vigneti di Canaiolo e di Pugnitello che, con i loro profumi tipici, riescono ad esprimere bene il potenziale dei nostri terreni e a dare vita a vini di carattere.
Dal 2016 la Villa Medicea di Lilliano ha aperto le porte all’accoglienza agrituristica, forte del fascino delle sue colline, della bellezza della sua corte centrale e delle suggestive farm houses che la circondano. La struttura accoglie fino a 40 persone in perfetto stile country chic toscano, regalando ai suoi ospiti tranquillità e raffinatezza.
La facciata della Villa non è immediatamente visibile dalla strada e la sua bellezza si apre al visitatore immediatamente al di là del portone, con un tuffo intratemporale in quella che doveva essere la vita di campagna alla corte dei Medici.
Ai visitatori e ai residenti l’azienda offre un programma molto ricco di esperienze, che possono contare tutte sulla visita degli ambienti che hanno fatto la storia del luogo, dal giardino rinascimentale che costituiva la passione dei Medici, alla terrazza da cui è possibile ammirare la cupola del Duomo di Firenze, fino al percorso sotterraneo che accoglie le antiche cantine con l’orciaia del 1700.
L’offerta prevede anzitutto esperienze all’interno della tenuta vinicola, come l’assaggio del vino in lavorazione e affinamento direttamente dalle vasche o dalle botti, o i percorsi di degustazione verticale di diverse annate di Chianti e Supertuscan, i picnic in vigna e i corsi di cucina in villa; ma spazia anche tra diverse forme di intrattenimento al di fuori della struttura, come la passeggiata a cavallo nelle colline, i tour in Vespa o in mountain bike.
La Villa Medicea di Lilliano è anche la cornice perfetta per l’organizzazione di matrimoni ed altri eventi, privati o aziendali, soprattutto nel periodo maggio-ottobre, in cui è possibile godere a pieno dell’accoglienza del giardino rinascimentale e beneficiare della mitezza del clima toscano.
Ma grazie alla bellezza del luogo, al comfort della struttura, alla calda accoglienza dello staff, al piacere del buon vino e della buona tavola, alla ricchezza dell’offerta enoturistica, qui a Lilliano è sempre stagione.