Una tradizione familiare lunga 120 anni, 780 ettari vitati in 7 regioni italiane e una produzione vinicola che rappresenta l’eccellenza del made in Italy con la voglia di guardare al futuro, di parlare il linguaggio delle nuove generazioni, senza rimanere fossilizzati sulla tradizione. 

Siamo stati ospiti della serata di celebrazione dell’anniversario dei 120 anni di Tommasi Family Estates e possiamo dire con tutta certezza che è stata una serata che ci ha stupito sotto due punti di vista.

In primis ci ha sorpreso positivamente vedere come un’azienda storica della Valpolicella, che fino ad oggi ha sempre fatto leva sulla tradizione e sul concetto di famiglia come cifra comunicativa, abbia scelto di osare per provare a parlare il linguaggio della contemporaneità. Per onorare il 120° anniversario la famiglia Tommasi ha presentato la collaborazione esclusiva con Seletti, azienda leader nel design italiano. Una partnership dunque che parla di vino e design, due cifre stilistiche della creatività italiana.  Frutto di questa collaborazione è la bottiglia da collezione di Tommasi Amarone della Valpolicella Classico docg, con un’etichetta interamente in porcellana ed un packaging originale. 

120 anni di storia: quello raggiunto da Tommasi Family Estates è un traguardo importante che rappresenta il successo dell’eccellenza vitivinicola, di una impresa che è prima di tutto famigliare e che alla famiglia deve tutto. ” È stato un viaggio meraviglioso fino ad oggi e per questo dobbiamo ringraziare i nostri genitori Sergio, Ezio, Franco e Dario, che hanno ereditato dal bisnonno Giacomo una piccola ma solida azienda agricola. L’hanno fatta crescere con anni di lavoro e sacrificio e l’hanno lasciata in eredità a noi, la quarta generazione” ha detto Pierangelo Tommasi. Questa azienda ha origine tra le colline venete nel cuore della Valpolicella Classica, ma nel corso degli anni ha fatto importanti investimenti nei territori più vocati di tutta la penisola. “Questo viaggio attraverso lo stivale ci riporta a casa questa sera, a parlare di quello che ci rappresenta: l’Amarone”.  

“Se chiudiamo gli occhi e immaginiamo il vino simbolo della nostra storia non possiamo che considerare l’Amarone. – ha spiegato Giancarlo Tommasi, direttore tecnico Tommasi Family Estates –  L’Amarone ha reso il nostro territorio uno dei più rinomati al mondo. Per questo era doveroso da parte nostra omaggiare proprio questo vino, la cui prima annata è stata nel 1959 e che grazie in particolare al lavoro della terza generazione e alla fiducia che i mercati ci hanno sempre riconosciuto, ci ha permesso di crescere, fare investimenti ed essere riconosciuti oggi fra i protagonisti dell’Italia del vino”.

Il simbolo della tradizione e dell’eccellenza di un territorio incontra nell’etichetta limited edition l’anima audace ed eccentrica del design, dando a questo vino una veste più pop.

Ed ecco la seconda ragione per cui la serata ci ha stupito. La famiglia Tommasi ha chiamato una performer molto particolare, la fast painter Laura Calafiore che ha regalato agli ospiti uno spettacolo di pittura pop art a ritmo di musica. Il risultato è stato un contemporaneo e colorato murale che rappresenta una bottiglia di Amarone Tommasi. 

Sicuramente, senza dubbio, questo è un nuovo modo di raccontare il vino, un’apertura di una porta verso i nuovi linguaggi della contemporaneità e delle nuove generazioni che non possiamo non approvare. Raccontare il vino attraverso i nuovi linguaggi è diventato un nuovo modo di esplorare le potenzialità di questo affascinante mondo, che parla di tradizione, ma anche di nuovi orizzonti.