Celebre per l’ideazione e lo sviluppo di calici specifici per ogni tipo di vino, Riedel è stata la prima azienda nella storia a riconoscere che il gusto e l’aroma di una bevanda sono influenzati dalla forma del recipiente in cui viene consumata ed è riconosciuta per i suoi design rivoluzionari che complementano bevande alcoliche e analcoliche.

Ma la scelta di un calice è veramente così determinante per la buona riuscita di una degustazione di vino? Per trovare risposta a questa domanda, ci siamo recati a Kufstein, in Austria, presso la sede centrale dell’azienda.

Già dall’ingresso, abitato dalla famosa e simbolica piramide di cristallo, si percepisce come i concetti di crescita e prosperità siano determinanti per Riedel ed ispirino chiunque vi si avvicini a puntare in alto per migliorarsi costantemente. Ma la piramide non è l’unica icona di Riedel: proseguendo nella visita, infatti, è possibile osservare vari alberi di pero, piante dall’importanza strategica poiché forniscono il legno da cui vengono ricavati i modelli per la creazione dei famosi calici.

Fondata nel 1756 e pioniera di calici varietali dal 1958, Riedel è diventata in breve tempo il marchio preferito dagli intenditori di vino, dai professionisti dell’hospitality e dai consumatori dii tutto il mondo. Non tutti sanno, tuttavia, che l’inizio dell’avventura imprenditoriale delle ben 11 generazioni Riedel ha radici un po’ diverse: al principio, infatti, il business di famiglia era fondato su bottoni, perle e gioielli.

Dopo la piramide e l’albero di pero, scopriamo che è la campana la terza icona caratteristica di Riedel. Un emblema straordinario dello scandire del tempo e del lavoro, ma anche dell’eternità a cui Riedel vuole ambire (senza dimenticare l’importanza del suono che, per chi si occupa di bicchieri, ha sicuramente delle implicazioni importanti).
Vista, udito, olfatto, tatto, gusto: tutti i sensi sono all’opera quando i maestri vetrai di Riedel soffiano il vetro, realizzando delle vere e proprie opere d’arte. La peculiarità della linea di produzione di Riedel (inalterata sin dagli albori dell’azienda) è la velocità di produzione che garantisce al cristallo di mantenere uno spessore minimo senza rompersi. Ciò è reso possibile da un lavoro di squadra fenomenale, una catena di montaggio che prevede l’impiego di 4 persone per la produzione di un solo calice.

Per dimostrare la rilevanza della scelta del contenitore durante una degustazione, Riedel ospita degli speciali workshop sensoriali con un team di professionisti in cui viene esplorata la relazione tra la forma del bicchiere e la percezione o godimento del suo contenuto.

C’è un mantra che aleggia in ogni aspetto della filosofia produttiva di Riedel: parliamo dell’armonia, un elemento che non deve mancare durante il primo approccio con il vino nel calice. Nonostante la bellezza dei calici di Riedel sia nota in tutto il mondo, l’aspetto estetico non è preponderante nelle scelte aziendali, guidate piuttosto dagli ideali di funzionalità ed efficienza.

Ebbene sì: da Riedel si riesce a capire fino in fondo quanto la scelta di un calice possa esaltare le caratteristiche organolettiche di un vino.