Presidente Bolla, stiamo uscendo da due anni difficilissimi post pandemia. Quali sono stati i risultati di bilancio per il 2021?

Il 2021 è iniziato con molti timori e qualche perplessità, e nessuna rosea aspettativa. Contrariamente alle previsioni è stato invece un anno positivo, trainato dai consumi prevalentemente estivi e da alcuni mercati importanti che hanno portato a un fatturato totale di +30% a cui si è allineato il mercato italiano con un più 20%, che rimane un mercato fondamentale con buone performance soprattutto nella distribuzione organizzata. Anche Valdo Europe – nata nel 2013 con sede in Germania per dare impulso alle esportazioni in tutta Europa – ha chiuso con un più 22%, mentre UK un mercato storicamente importante, nonostante la Brexit che ha comportato giusto qualche problema sulla gestione dei trasporti, ha confermato il trend positivo con un +10%.

Tra i mercati internazionali più importanti c’è anche la Federazione Russa. Cosa sta succedendo alle vostre attività, vista la guerra in corso, e come state affrontando il momento?

È notizia di questa mattina che molto probabilmente la Russia sanzionerà il mondo del vino. Questa ovviamente sarebbe solo una delle ultime rilevanti conseguenze di quanto sta accadendo. Valdo lo scorso anno aveva avviato la ricerca di un Brand Ambassador per l’apertura dei nostri uffici commerciali in Russia. Individuati una serie di profili interessanti, i colloqui dovevano svolgersi a Mosca proprio in questi giorni. Naturalmente il progetto è per il momento annullato e ne riparleremo quando le condizioni geopolitiche lo permetteranno. Il mercato della Federazione Russa conta per Valdo 1 milione di euro, che speriamo di recuperare già da quest’anno su altri mercati, su un totale di 80 milioni di euro di fatturato aziendale, diviso equamente tra Italia ed estero. Per inciso nel 2021, l’esportazione complessiva di prosecco (dati del consorzio) è stata pari 12 milioni di bottiglie.

La novità del prossimo Vinitaly si chiama “Boj Vintage”: cosa ci può raccontare a riguardo?

Il 2022 per Valdo è Boj Vintage, la nuova bollicina in Edizione Limitata che presenteremo all’imminente Vinitaly. Con la vendemmia 2021 abbiamo deciso di realizzare uno spumante che nacque quarant’anni fa – era la vendemmia  1982 – dall’intuizione di mio zio Bruno Bolla. Un Prosecco storico, come era consentito di fare all’ora, interpretato nello stesso stile originale, una cuvée di Glera 75% e Chardonnay per il 25%, moderna nel gusto ma con l’uvaggio di un tempo. Un “vintage” che non indentifica una precisa vendemmia, ma la cuvèe originale di quarant’anni fa, con le uve provenienti dalle nostre vigne più vocate a Valdobbiadene. Abbiamo voluto replicare la storia, raccontando nel calice un vino autentico, uno spumante millesimato dosaggio Brut – 8 gr/litro di zucchero – Metodo Charmat lungo, che regala spiccate note minerali, floreali e fruttate. Solo 12mila bottiglie, rigorosamente numerate, in commercio da maggio 2022.

Valdo e la sostenibilità, un obiettivo fondamentale rappresentato da Amor Soli Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

Valdo ritiene fondamentale l’impegno per la sostenibilità, un valore irrinunciabile per le future generazioni e per il nostro pianeta. Sostenibilità per noi significa un preciso lavoro in vigna che abbiamo tradotto nel primo Valdobbiadene DOCG biologico: Amor Soli, prodotto in sole 1926 bottiglie. Un biologico che presta attenzione anche alle soluzioni sostenibili di confezionamento e al peso della bottiglia e che trova riscontro nelle attività di cantina con l’uso razionale delle risorse idriche e l’efficienza energetica. Abbiamo appena completato il nuovo impianto fotovoltaico sul tetto della nostra cantina di Valdobbiadene, un impianto che copre tutto il fabbisogno energetico della cantina con una produzione stimata complessiva annuale di 250.000 KWh. La vendemmia 2021 è stata la prima effettuata con energia solare, dalla pigiatura fino alla vinificazione.

Il successo del Prosecco Rosé DOC.

Il trend è stato molto positivo anche per il Prosecco Rosé DOC insieme alle nostre referenze tradizionali di spumanti rosati, Valdo Paradise Rosé Brut e Marca Oro Rosé Brut. Anche se le aspettative per il prosecco doc rosé in Italia erano superiori ai risultati effettivi, abbiamo constatato che non ci sono stati “cannibalismi” tra i nostri prodotti. Anzi, siamo cresciuti bene con entrambi e siamo fiduciosi sull’andamento del mercato nel 2022.

Dopo Nicolas Feuillatte una nuova sfida con il grande player francese Gérard Bertrand. La distribuzione esclusiva di Valdo per l’Italia.

Dopo il successo di Nicolas Feuillatte abbiamo avviato una nuova partnership con Gérard Bertrand, realtà enologica del sud della Francia con un fatturato di 175 milioni di euro; il cui brand Côte des Roses è distribuito in oltre 110 paesi nel mondo. La linea sarà un’esclusiva Valdo per la grande distribuzione e per l’e-commerce diretto e indiretto che, con grande sorpresa, nel 2020 è passato da qualche decina di migliaia di euro a circa un milione di euro, non solo in Italia ma in tutta Europa. Il rapporto commerciale con Gérard Bertrand è fondato su una serie di affinità e sulla condivisione di importanti valori. Come Valdo, anche Gérard Betrand è un’azienda familiare. La filosofia produttiva di entrambi è improntata sul mantenimento della tradizione enologica con un approccio moderno che guarda costantemente all’innovazione e all’evoluzione del gusto dei consumatori.

La guerra tra Federazione Russa e Ucraina sta portando a un’impennata dei prezzi e a nuove incertezze per Vinitaly. Cosa sta succedendo?

È evidente che siamo nel pieno di una nuova bufera e in questi giorni c’è molta incertezza. Valdo ha confermato la sua presenza ma non tutti ci saranno, soprattutto i buyer internazionali. Vedremo cosa succederà. Molte aziende stanno rinunciando a Vinitaly, qualcuna in lista di attesa è riuscita a inserirsi. Nel frattempo l’aumento folle dei costi, il razionamento delle spedizioni e il materiale non consegnato, le cartiere che hanno sospeso la produzione, il problema oggettivo di fornitura alla filiera, stanno causando aumenti di prezzo necessari per coprire i costi vivi, anche di natura energetica, ma non sempre compresi da clienti e distributori.

Quali i progetti futuri?

Sicuramente quello di costruire una nuova cantina. Entro l’estate inizieranno i lavori di ampliamento di Valdobbiadene, quella in cui abbiamo da poco terminato l’impianto fotovoltaico. L’allargheremo, raddoppiandola in capienza. Spero venga ultimata nell’arco due anni – dal 2022 al 2024 -, quanto saranno collocati anche i nuovi impianti.