Una volta l’accoglienza era immaginata come un’attività all’interno delle aziende vitivinicole principalmente gestita da femmine. Sempre più spesso, negli ultimi anni, trovo invece maschi che seguono dalla A alla Z l’enoturismo e lo fanno con grande passione e generosità.
Uno di questi è Matteo Gambaro, titolare di Casa Sola, in Chianti. Matteo, che nessuno di noi conosceva, è stato il primo a contattarci dopo aver letto su Wine Meridian il nostro progetto dell’Italian Wine Tour.
Ci ha accolto nella splendida struttura di accoglienza che la sua famiglia ha fondato nel 1958 e ci ha subito raccontato di come, dopo anni di viaggi e di esperienze estreme nel mondo, sia arrivato a gestire tutto il progetto Casa Sola.
Matteo fa parte di quelle persone che si aprono con il tempo, come alcuni dei suoi grandi vini che hanno bisogno di qualche minuto di decantazione. Mi ha colpito la sua visione molto lucida e pragmatica, che si percepisce deriva da studio, preparazione e attenzione a quello che gli accade attorno.
Ci ha accolto con semplicità, aprendo direttamente il suo cuore senza fronzoli, senza esagerazioni ma raccontandoci e mostrando chi è, cosa fa e come lo fa, in maniera genuina, autentica e diretta.
Mi è piaciuto molto il suo credere nel network, a tal punto da voler creare un progetto con i produttori vicini volto a valorizzare il territorio attraverso la collaborazione di tutti.
La visita con lui è stata perfettamente calibrata sulle nostre esigenze, proprio come piace a lui, che immagina il vino e l’esperienza di enoturismo come qualcosa che deve realmente mettere al centro il visitatore, senza stress e con il giusto equilibrio tra fun ed education.
I suggerimenti e le idee di accoglienza che abbiamo colto da Casa Sola:
fare network con i produttori della zona, per creare sinergie e mandarsi reciprocamente i clienti;
uscire dagli schemi di una visita prestabilita e ascoltare che cosa cerca chi hai davanti;
essere se stessi è un modo straordinario per trasmettere emozioni, senza nulla di costruito.