Nonostante abbia visitato più volte Sella&Mosca, la più nota azienda vitivinicola della Sardegna, in questi ultimi vent’anni, non ero mai entrato nel museo realizzato all’interno della Tenuta a Piani di Sotgiu a pochi chilometri da Alghero.
Una mancanza gravissima considerando cosa è possibile scoprire dentro questo museo, a mio parere uno dei più interessanti allestiti da un’azienda vitivinicola.
Il museo è costituito da due sezioni: una archeologica e una di storia aziendale. La prima documenta la storia del sito di “Anghelu Ruju”, la più grande necropoli preistorica della Sardegna, scoperta nel 1903, che è compresa, con i suoi 38 ipogei, nei terreni della tenuta vinicola. L’altra sezione è caratterizzate dalle straordinarie foto d’epoca di Vittorio Sella, che raccontano in maniera unica e fantastica la storia dell’azienda dal 1899 al 1938.
Osservare con attenzione le foto di Vittorio Sella è un’esperienza veramente unica non solo perché sono bellissime e fanno emergere la sua capacità fotografica e artistica, ma anche perché ti consentono di immergerti completamente nella storia di un’azienda e di un territorio riportandoti indietro di oltre un secolo.
Per questa ragione la mostra fotografica di Sella&Mosca la si può considerare una vera e propria macchina del tempo che testimonia, meglio di qualsiasi parola, la storicità di quest’azienda e il suo ruolo chiave nello sviluppo di un intero territorio, di una regione.
L’esperienza enoturistica da Sella&Mosca, pertanto, rappresenta in maniera molto concreta cosa significa il termine storico quando riferito ad un’azienda vitivinicola. Sappiamo bene quanto l’aggettivo storico sia tra i più abusati nelle descrizioni di imprese del vino. Ma da Sella&Mosca questo termine diventa una chiave di lettura straordinaria per comprendere al meglio i valori di questa azienda che ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo della vitivinicoltura in Sardegna riuscendo a dare testimonianza di come costruire un’impresa moderna, evoluta e per certi aspetti rivoluzionaria, oltre 120 anni fa.
Se concentriamo questo aspetto al tema enoturistico si riesce facilmente a comprendere come la “storia” possa rappresentare un fattore di grande attrattività.
E l’esempio offerto da Sella e Mosca è perfetto per comprendere come si può trasformare la propria storia in un contenuto comunicativo assolutamente attrattivo, capace di dare valore a tutta l’immagine del noto brand sardo. Attenzione: per trasformare la “storia” in un fattore comunicativo interessante ed enoturisticamente efficace è essenziale che vi sia una costante “traduzione” da parte dei protagonisti dell’azienda. Per questa ragione il racconto che ci è stato fatto in Sella&Mosca è assolutamente credibile, perché è stato in grado di attualizzare la storia dell’azienda e farci percepire che essa prosegue, pur con proprietà che nel tempo sono cambiate (dal 2016 appartiene al gruppo Terra Moretti) con quell’impostazione votata all’innovazione, all’investimento costante in risorse umane, con il rinnovarsi dell’impegno di essere ancora oggi, a distanza di oltre 120 anni, la colonna portante della vitivinicoltura sarda.
Questo è lo storytelling che ci piace: non quello puramente evocativo, ma quello che è in grado di spiegare le ragioni che hanno portato Sella&Mosca ad essere quella che è oggi.
Lo abbiamo ripetuto spesso nei commenti in questo nostro Italian Wine Tour 2021, i brand più famosi sono anche quelli più esposti alle critiche, sono quelli che generano le maggiori aspettative e quindi non è facile per questa tipologia di aziende mantenere sempre alta la propria reputazione. In questa direzione, in Sella&Mosca (grazie anche all’impulso dato dall’amministratore delegato di Terra Moretti, Massimo Tuzzi) grande spazio è stato dato alle risorse umane interne, in particolare quelle sarde, come il direttore generale Giovanni Pinna e il direttore commerciale Roberto Salis, tanto per citare i due nomi più rilevanti.
Avere esaltato l’anima sarda, quella più autentica anche sul fronte delle risorse umane è stata una scelta decisamente vincente dando oggi un’ulteriore spinta all’autorevolezza di Sella&Mosca.
L’accoglienza di Sella&Mosca, grazie anche all’elegante e funzionale Casa Villamarina, posta al centro della Tenuta, è stata sicuramente tra le più suggestive dell’Italian Wine Tour 2021.
Il poter vivere a tutto tondo un’azienda vitivinicola rappresenta una delle esperienze enoturistiche più belle ed interessanti. Svegliarsi tra i 500 ettari vitati di Sella&Mosca è un’esperienza difficile da dimenticare per chiunque.