Il Panel Audiwine è un progetto nato dalla collaborazione tra Wine Meridian e UniExportManager curato da Alessandro Satin, che ha come focus l’analisi dei cambiamenti che avvengono nei mercati vinicoli internazionali attraverso l’esperienza diretta degli Export Manager di settore.
Un osservatorio esclusivo che, attraverso l’utilizzo di un questionario mensile, permette di raccogliere contributi e dati che forniscono un quadro autentico, tangibile e concreto, basati sulle considerazioni di chi è coinvolto quotidianamente nelle dinamiche commerciali ed economiche. I risultati di queste analisi consentono di condividere sfide ed opportunità presenti sui mercati del vino internazionali.
Le testimonianze dirette degli Export Manager che da Gennaio 2021 si sono iscritti al nostro Panel, rappresentano una delle modalità più efficaci per conoscere, monitorare ed analizzare gli andamenti del mercato export.
Uno strumento che, partendo dai dati acquisiti, permette di prefigurare i possibili mutamenti e sviluppi del vino italiano nei mercati internazionali, in grado di fornire un quadro solido e credibile ad una ampia platea di professionisti.
La possibilità di avere un riscontro rispetto agli andamenti dei volumi, alle variazioni dei prezzi medi e dei quantitativi, alle trasferte sui mercati esteri, agli eventi B2B, alle degustazioni online con i clienti, ai mercati più attivi (solo per fare alcuni esempi), diventa fondamentale nel quadro di una altalena pandemica che sta investendo il settore vino in maniera considerevole.
Ogni mese andremo a verificare ed esaminare le risposte fornite dagli Export Manager, fornendo un report aggiornato delle tendenze rilevate in relazione al mese precedente.
Analisi dati – Febbraio 2022
In riferimento al mese di febbraio 2022, il primo dato che emerge è relativo alla valutazione generale dell’attività rispetto al mese precedente (entrate lorde, ore fatturate o altri parametri che indicano l’attività svolta).
Aumenta di oltre il 10% la percentuale degli Export Manager che registrano una crescita della propria attività, il 47,8% del campione rispetto al 37,5% di gennaio 2022, una ripresa da tenere in considerazione.
Diminuisce il dato relativo ai professionisti che registrano una flessione della propria attività (-5%), dal 31% di gennaio 2022 si passa al 26% di febbraio 2022.
Per quanto riguarda i volumi mossi, aumenta nettamente il dato di coloro che evidenziano un incremento dei volumi (+17%), si passa dal 31% di gennaio 2022 al 48% di febbraio 2022. In flessione la percentuale di coloro che affermano di aver mosso volumi inferiori (26%), in diminuzione del -18% rispetto al mese precedente (44%). Dati positivi, in linea con la valutazione generale mensile dell’attività, evidenziata dagli export manager.
I risultati relativi ai nuovi clienti B2B ed ai contatti con potenziali nuovi acquirenti, non sono altrettanto positivi.
Il 30% dichiara di aver attivato nuovi clienti B2B nel mese di febbraio, il mese precedente il dato si era attestato al 53%, si tratta quindi di una importante flessione del -23% che riporta le lancette al mese di dicembre 2021, peggior risultato dello scorso anno.
Di conseguenza si alza (+23%) la percentuale dei manager che dichiarano di non aver attivato alcun nuovo cliente B2B, si passa dal 47% del mese di gennaio al 70% di febbraio 2022.
In leggera salita il dato relativo ai contatti con potenziali nuovi acquirenti: dal 94% di gennaio si passa al 96% di febbraio 2022.
Aumenta (+14,5%) il dato riferito ai nuovi inserimenti SKU su clienti che già acquistavano, il 52% risponde positivamente rispetto al 37,5% del mese precedente. Diminuisce proporzionalmente la percentuale dei professionisti che sottolineano di non aver inserito alcun nuovo SKU.
A febbraio gli Export Manager rilevano che la ricerca di prezzi medi più alti da parte dei clienti è cresciuta del +10%, dal 16% di gennaio al 26% di febbraio. La maggior parte dei clienti non hanno ricercato variazioni di prezzo medio, il 48%. La ricerca di prezzi medi più bassi è rimasta pressoché invariata, dal 25% di gennaio al 26% di febbraio 2022.
Per quanto riguarda le variazioni nel quantitativo per ordine richiesto dai clienti, i dati sono positivi rispetto al mese precedente.
Il 26% degli Export Manager dichiara che c’è stato un effettivo aumento dei quantitativi, a gennaio erano il 12,5%. Più di un terzo dei professionisti (39%) dichiara di non aver registrato alcuna variazione rispetto al mese antecedente, erano il 50% il mese precedente.
Il campione che afferma di aver notato una flessione del quantitativo per ordine è in leggera flessione, si passa dal 37,5% di gennaio al 35% di febbraio, un decremento del -2,5%.
Cresce notevolmente (+24%) il dato degli Export Manager che dichiarano di essersi recati all’estero nell’ultimo mese, in gennaio la percentuale era del 6%, in febbraio si passa a 30%. Un dato che fa rientrare l’allarme.
Per quanto riguarda le trasferte previste per i prossimi tre mesi, il dato è in crescita rispetto a gennaio (+14,5%), quasi la totalità degli Export Manager (95,5%) risponde che si recherà all’estero nell’arco di 3 mesi, era l’81% il mese precedente. Una tendenza che dimostra una completa fiducia per il 2022.
L’utilizzo di strumenti online torna a crescere leggermente (+6,6%), a febbraio gli Export Manager che hanno partecipato ad almeno un evento rilevante B2B online, passano dal 28% di gennaio al 30% di febbraio ed un 4% circa dichiara addirittura di aver partecipato a 4 o più eventi B2B online.
Naturalmente diminuisce in proporzione la percentuale di coloro che a febbraio non hanno partecipato a nessun evento B2B online rilevante: sono il 65%; erano il 72% a gennaio.
A febbraio gli Export Manager dichiarano di aver partecipato a meno degustazioni online con clienti o potenziali acquirenti rispetto al mese antecedente, il 32% contro il 34% di gennaio, ossia il 2% in meno. Oltre i due terzi degli intervistati (68%) non hanno partecipato a nessuna degustazione online.
Nonostante i dati positivi relativi alla crescita della propria attività, la percezione degli Export Manager rispetto all’andamento dei prossimi 3 mesi è nettamente più negativa rispetto al dato rilevato a gennaio 2022.
In gennaio il 59% si dichiarava ottimista, a febbraio questo dato si ridimensiona al 35%.
In aumento i pessimisti (+17,5%), solo il 13% prevede che la situazione rimarrà stabile nei prossimi 3 mesi, erano il 28% nel mese precedente.
L’incertezza che sembrava essersi dissolta a gennaio, torna a farsi sentoire: il dato di coloro che affermano di non sapere come sarà l’andamento nel prossimo trimestre 2022, passano da 0% al 22%.
I mercati che sono apparsi più attivi (più risposte possibili) agli occhi dei professionisti intervistati sono quelli dell’Europa Centrale che cresce nelle preferenze del +9,5% ed del Nord America, pur scalando dalla prima alla seconda posizione. Aumenta anche la percezione positiva del mercato UK, mentre diminuisce in particolare quella del mercato scandinavo.
In conclusione, abbiamo chiesto agli Export Manager di indicarci quali siano i mercati in cui hanno notato un maggior sviluppo delle attività commerciali nel mese di febbraio 2022 (più risposte possibili).
Gli Stati Uniti rimangono ai vertici delle preferenze, in leggera crescita (+2%) rispetto al mese precedente, ben il 50% degli intervistati dichiara di aver notato uno sviluppo delle attività commerciali in questo mercato.
Il Nord Europa si ridimensiona ulteriormente, passando dal 63% delle preferenze a dicembre 2021, al 32% di gennaio e al 30% di febbraio 2022.
I professionisti sottolineano la crescita (+4%) del mercato tedesco, si passa dal 26% delle preferenze a gennaio al 30% di febbraio 2022. In picchiata la Cina che viene indicata solo dal 10% delle preferenze, il dato si attestava al 26% il mese precedente.
Come iscriversi
L’iscrizione è totalmente gratuita, così come la partecipazione alla presentazione e puoi iniziare già a rispondere alle domande di questo mese al seguente link:
https://winemeridian.activehosted.com/f/15