Nonostante le difficoltà pandemiche ed economiche, nel 2021 la D.O. (Denominación de Origen) Cava è cresciuta del 17,34%, raggiungendo un volume di vendite di 252 milioni di bottiglie.

A dichiararlo è lo stesso Consejo Regulador del Cava, organo decentralizzato del Ministero spagnolo dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, composto da viticoltori, vinificatori e rappresentanti delle comunità autonome della regione del Cava e del Ministero.

L’industria legata alla produzione di Cava comprende più di 38.000 ettari di vigneti ed impegna più di 6.800 viticoltori, le sue 370 cantine associate sono presenti in più di 100 paesi.

Il Cava si dimostra ancora una volta un prodotto da esportazione, lo testimonia il fatto che il 71% delle sue vendite sono destinate ai mercati internazionali.

L’impegno della denominazione nei confronti della sostenibilità e dell’ambiente è confermato dalla crescita (+65%) dei vini Cava biologici con i Cava de Guarda Superior (più di 18 mesi di invecchiamento) che registrano un balzo eccezionale: +104,25%.

Il presidente della D.O. Cava, Javier Pagés, ha evidenziato che: “Cava è di vitale importanza per la sostenibilità e lo sviluppo del nostro territorio, con più di 350 cantine e 38.000 ettari di vigneti. Come denominazione abbiamo una seria responsabilità e un’opportunità unica di portare l’eccezionale successo del Cava a livelli ancora maggiori”.

La denominazione d’origine spagnola con le maggiori esportazioni

Il successo dell’export Cava si riassume in questi punti:

  • Nel 2021 l’export di Cava ha registrato un incremento dell’11,34%, 
  • nei paesi dell’Unione Europea la crescita è stata del 3,16%, 
  • nei paesi terzi l’incremento è stato eccezionale, 30,43%,
  • il mercato tedesco ha mantenuto la sua leadership come principale mercato export (+4,23%),
  • gli Stati Uniti sono il 2° mercato ed hanno avuto un’impressionante crescita del 40%, a seguire Belgio (11,56%), Regno Unito (-3,90%) e Giappone (7,94%),
  • il Regno Unito ha registrato una flessione del -3,9%,
  • crescono a due cifre Austria (65,54%), Brasile (37,69%) e Polonia (27,35%).

Mercato domestico: al di sopra dei livelli pre-pandemici

Le vendite nel mercato interno sono aumentate del 19,04%, raggiungendo 68.762.000 bottiglie. Il canale che ha visto l’aumento più netto è quello delle vendite online, con un incremento del 17,7% in valore e del 19,3% in volume. Secondo i dati NielsenIQ, anche i canali offline e dell’hospitality hanno visto evoluzioni positive rispettivamente con il 5,9% e il 5,3% in valore ed il 4,9% e il 2,3% in volume.