Mark Briand è Chief Wine Officer di Latitude Wine Imports, un’azienda che, dal 2012, si occupa di rappresentare le migliori cantine di tutto il mondo.
Latitude Wine Imports ha la sua sede a Calgary, nello stato dell’Alberta, in Canada ed è un fornitore di vino per i ristoranti, le wine boutique e tutti quei negozi che vendono vini in tutta la parte occidentale del Canada. Latitude Wine Imports si propone di differenziare il mercato del vino in modo tale da creare delle relazioni solide con i clienti, affinché questi possano fidarsi e scegliere Latitude Wine Import come loro rappresentante.
Mark ha iniziato la sua carriera nel mondo delle vendite nell’industria petrolifera; successivamente, si è approcciato al mondo della ristorazione e – stabilizzatosi a Calgary – ha trovato la sua vera passione nel ricercare importatori e rivenditori di vini premium internazionali. Oggi sono otto anni che Mark è il presidente di Latitude Wine Imports e, per questo motivo, abbiamo deciso di intervistarlo per chiedergli qualche dettaglio in più relativamente al suo lavoro in Canada.
Nel tuo sito è riportato che rappresenti le cantine migliori provenienti da tutto il mondo: ci puoi dire qualcosa in più rispetto al lavoro che svolge la tua azienda?
Siamo una piccola agenzia che ha prevalentemente a che fare con piccole cantine o piccole aziende familiari. Abbiamo anche degli accordi commerciali con delle aziende vitivinicole più grandi, ma i vini sono sempre ben fatti e della migliore qualità.
Latitude – così come altre agenzie della nostra grandezza qui in Canada – sta cercando di dimostrare che il buon vino non deve necessariamente essere molto costoso e, anzi, un vino di qualità può avere un prezzo più che abbordabile.
Lavoriamo anche con ristoranti indipendenti, negozi e boutique che hanno le risorse umane giuste per istruire correttamente il cliente.
Queste sono le persone di cui abbiamo bisogno per vendere i nostri vini. Noi costruiamo delle relazioni con le persone migliori che incontriamo e, da lì, iniziamo il nostro lavoro.
Essendo all’interno del mondo di import/export, ci puoi dare il tuo punto di visto in merito a quanto il Covid-19 abbia effettivamente cambiato il mondo del vino?
Il Covid-19 ha cambiato molte cose: le persone – essendo confinate in casa – hanno dovuto non solo prepararsi i pasti in autonomia, ma anche abbinare al cibo il giusto vino. In questo modo, le persone hanno potuto espandere i propri orizzonti in molti aspetti, tra cui anche il vino.
Quindi – per quanto riguarda il nostro ambito –, il Covid-19 ha portato nelle novità positive che speriamo abbiano successo anche a lungo termine.
Come reagisci al fatto che molti clienti si stiano cimentando nell’acquisto online?
Ci sono alcuni wine clubs e molti negozi che vendono online ma, ora che si può, ci sono molti clienti che amano tornare a compare il vino nei negozi. Noi lavoriamo con alcuni club che ci aiutano nelle vendite online ma dobbiamo ancora capire come gestire meglio l’e-commerce dei negozi e dei ristoranti, i quali hanno consegne e ritiri ma hanno ancora del lavoro da fare su questi livelli.
Voi di Latitude Wine Imports rappresentate molti business italiani?
Sì, al momento abbiamo degli accordi commerciali con tre cantine italiane: una che produce Chianti (Colli Senesi), un produttore di Brunello e un’azienda di vino abruzzese. Siamo sempre alla ricerca di nuove aziende italiane con cui lavorare e stiamo cercando di espanderci anche nell’ambito dell’olio d’oliva.
Le aziende di vino italiane sono ben conosciute in Canada?
Sì, lo sono! Amiamo il vino ed il cibo italiano qui in Canada. Le sezioni e le liste dei prodotti italiani sono sempre piene anche se difficili da decifrare, ma, in generale, i prodotti italiani sono popolari ovunque tu vada.