Se uno ama il vino sinceramente deve per forza andare a trovare Paolo Bosoni nella sua azienda Lunae a Castelnuovo di Magra (La Spezia) nell’ultimo lembo della Liguria di levante,  poco dopo il confine con la Toscana. E devono essere sicuramente tanti quelli che sono andati a trovarlo perché lui è riuscito negli anni a costruire una delle più belle strutture per l’accoglienza enoturistica, e non solo, che a me sia capitato di vedere in tanti anni.

Paolo continua ad essere una forza della natura e il suo amore per la vita, ancor prima che per il vino, continua a dargli un’energia tale al punto che appartiene a quella piccola schiera di uomini a cui è difficile dare un’età.

Lui ci ha salutato con entusiasmo ma poi ha lasciato che fosse sua figlia Debora ad accompagnarci nella visita a questo luogo veramente sorprendente dove ci si immerge non solo nel vino ma nelle straordinarie produzioni tipiche di questa terra.

Una terra troppo spesso sottovalutata dal punto di vista vitivinicolo eppure la Liguria è in grado di regalare eccellenze di primo piano. In particolare in questo lembo di regione dove la tradizione vitivinicola è millenaria considerando che questa attività fu impiantata dai Romani proprio qui quasi 200 anni prima della nascita di Cristo.

Lunae prende questo nome da Luni, antico porto Etrusco e Greco, consacrato alla dea Selene dai Greci (Luna per i latini).

Si respira certo la storia a Lunae ma anche tanta contemporaneità grazie alla capacità della famiglia Bosoni (a Paolo e Debora si devono anche aggiungere Antonella Bertolla, moglie di Paolo e l’altro figlio Diego, enologo di famiglia), di aver creato un ambiente di incredibile ospitalità che può garantire una comunicazione altamente efficace e soprattutto la costruzione di tantissime relazioni.

Quando Gino il camper entra nel grande cancello dell’azienda pensa di trovarsi davanti ad una bella villetta con giardino all’inglese. E invece, superato un altro piccolo arco, si apre davanti a noi un’agorà straordinaria con porte che ti conducono ad una serie di locali tutti pensati e strutturati soprattutto per fare star bene le persone.

Se non fosse vero potrebbe sembrare un set cinematografico dove si sta registrando un film sulla bellezza italiana, sul nostro amore per il convivio.

Bellissimo.

Se non fosse che la timida ma bravissima Debora ci riconduce al tema chiave di Lunae, cioè il vino, verremmo spinti a pensare anche ad altro, un altro comunque piacevole dove il vino è la perfetta cornice. Lunae, infatti, è anche un organizzatissimo laboratorio di produzione di marmellate e di rosoli la cui produzione è un mix incredibile di tradizione ed innovazione.

Torniamo ai vini che in parte già conoscevo ma che durante questa visita mi hanno intrigato ulteriormente.

Vini ottenuti dalle vigne poste sui suggestivi e originali Colli di Luni, dove i piccoli paesi sono circondati da questi fazzoletti vitati, nessuno più grande di un paio d’ettari.

Lunae con fatica nel tempo è riuscita a mettere insieme 45 ettari per realizzare i propri vini dove spicca il Vermentino che è diventato da tempo non solo un cult dell’azienda ma uno degli ambasciatori migliori dell’enologia ligure nel mondo.

Il Vermentino Colli di Luni doc “Etichetta Terra Nera”, nato nel 1992 proprio dall’intuizione di Paolo Bosoni, è diventato negli anni una vera icona di questa terra ligure e ogni volta che mi capita di degustarlo si colloca tra i bianchi che preferisco di più in assoluto.

Ma quest’anno, in casa Lunae, una novità molto interessante e dal nome che, mai come oggi, può apparire profetico: “Pagina bianca”, un paragrafo tutto da scrivere con la speranza che siano storie ancora più belle e ricche. Questa pagina bianca a me è piaciuta molto, per la sua freschezza e al tempo stesso l’ intensità, frutto di un blend tra Vermentino (80%) e Malvasia (20%).

Ci raggiunge ancora Paolo per dirci che le donne al mio fianco sono belle e che loro non perderanno mai la fiducia a causa di questo “infame virus”.

La dolcezza di Debora e la passione dilagante di Paolo ci hanno caricati a mille. A tutti coloro che si sentono giù in questa fase così problematica anche sul piano psicologico consigliamo vivamente una visita a Lunae dove il vino fa sì bene al corpo, ma anche allo spirito.

Siamo tutti rinfrancati dopo questa bella visita e non sentiamo più nemmeno il caldo dentro Gino che non ha mai conosciuto l’aria condizionata.

Ma l’aria più bella è quella che si respira in azienda come Lunae, anche in giornate caldissime.