Vinexpo NY ha organizzato un webinar che si è tenuto il 3 giugno scorso, dove si è parlato di quella che sarà la “nuova normalità” nel mercato del vino e degli spirits. Il panel virtuale ha discusso dei cambiamenti nelle vendite di alcolici in periodo post emergenza Covid-19, e di come possano riprendersi ora che il blocco globalizzato ha eliminato per mesi le vendite nel canale Ho.Re.Ca.
Durante il webinar dal titolo “La nuova normalità: le bevande alcoliche nel post COVID”, Brandy Rand, direttrice operativa delle Americhe IWSR (agenzia mondiale che si occupa di analisi di mercato per il settore di bevande alcoliche), ha analizzato i cambiamenti nel comportamento dei consumatori, nonché l’aumentata importanza del commercio elettronico come piattaforma per produttori e rivenditori.
Il 2019 è stato l’ultimo anno “normale” per il consumo di alcol o questo trend continuerà passata l’emergenza? I cambiamenti chiave nel comportamento dei consumatori come risultato dell’emergenza Covid-19 avranno probabilmente un impatto a lungo termine sul nostro comportamento nell’acquisto e nel consumo di bevande alcoliche.
Il consumo di alcol, infatti, è basato sulle occasioni sociali, sulle esperienze e anche dai canali d’acquisto che abbiamo a disposizione. Alcune abitudini potranno quindi cambiare anche dopo che la fase emergenziale sarà completamente passata, perché rimarrà comunque alto il livello di paura nell’affrontare la vita di tutti i giorni come prima.
Rand ha analizzato, inoltre, l’importanza critica dell’e-commerce, canale di vendita che soprattutto durante la pandemia ha incrementato il suo utilizzo da parte dei consumatori ed evidenziato inoltre cosa considerare quando si pianifica il futuro.
Durante il 2019 il consumo di bevande alcoliche è aumentato di uno 0.3%, mostrando però una leggera flessione del settore vino dello 0.8%. L’impatto della pandemia Covid-19 negli Stati Uniti ha portato successivamente ad un declino dei volumi di consumo di alcol del -1.9%, mentre durante il periodo di post-recessione nel 2009 era del -1.5%. Le previsioni a lungo termine, però, vedono un aumento lento e continuo durante i prossimi anni, con una crescita di valore pari al +2.9% nei prossimi 5 anni nonostante un declino nei volumi, che si attesterà ad un -0.4% fino al 2024.
Analizzando l’impatto che la pandemia ha avuto e avrà nei prossimi anni, per quanto riguarda la zona europea e sudamericana, la situazione si presenta simile, in quanto il declino nei volumi di consumo sarà forte, con un -16.2% e -19.7% rispettivamente. Anche l’area asiatica è stata colpita fortemente, ma la flessione è stimata ad arrivare ad un -11.4%, mentre in Africa il declino nei volumi si attesterà a -13% nel 2020, con una ripresa negli anni successivi del +2.1% nel 2024.
Nel 2019 il mercato globale del vino era in negativo al -1.1% per quanto riguarda la percentuale dei volumi, mentre quella relativa al valore era in positivo dello 0.6%. Il settore, però, secondo le previsioni subirà durante il 2020 una flessione addirittura del -13.6% che faticherà a risalire, raggiungendo i numeri del 2019 solo dopo il 2024.
L’unica categoria in positivo è quella degli sparkling wines, che nel 2019 è cresciuta dell’1.4%.
Per quanto riguarda i dati relativi all’economia generale, a maggio 2020 negli Stati Uniti la disoccupazione ha raggiunto il 16.4% di disoccupazione (solo un anno prima era al 10%), e il tasso di consumi si è attestato al -5.0% (mentre durante la recessione del 2009 aveva toccato il -2.8%). Tuttavia, nonostante la visibile crisi, i consumatori non hanno smesso di consumare alcol, invogliati dal comfort di casa durante il lockdown e dai nuovi modi di comunicare attraverso piattaforme online, che hanno permesso di creare nuove occasioni di consumo.
Il canale di acquisto si è spostato però, rispetto alla fase pre emergenziale, azzerando i consumi Ho.Re.Ca. che con le restrizioni si sono bloccati (con una previsione del 20-30% di bar e ristoranti che non sopravviveranno al post Covid-19) e favorendo invece l’e-commerce. Questo canale, infatti, ha visto le proprie vendite triplicate nel solo mese di aprile, con il 54% di acquisti di solo vino nelle piattaforme dedicate a bevande alcoliche.
La ripresa sarà sì lunga e complicata, con cambiamenti a lungo termine che incideranno sulla vita di tutti noi, ma non verrà a mancare il consumo di alcol che, seppur con una flessione attuale, tornerà ai livelli di un tempo.