Per sondare il mercato del Regno Unito abbiamo voluto ascoltare le testimonianze di Dario Langella direttore di Vineyards Direct a Enfield, (importatore e grossista di vini del Regno Unito) e Matt Paice, direttore operativo di Enoteca Da Luca a Londra.
Langella ha posto l’attenzione sulla rinnovata ripresa dell’hospitality, Paice ha evidenziato le ottime performance dei vini italiani nel Regno Unito. Entrambi concordano sull’aumento del livello qualitativo degli acquisti e del consumo in valore.
Come sta andando il mercato del vino e le vendite nel Regno Unito?
Langella
Il settore hospitality sta avendo una marcata ripresa, soprattutto a Londra. Logicamente la ripresa è stata rallentata dal conflitto in Ucraina e dagli strascichi burocratici della Brexit.
Paice
Stiamo assistendo a un lento aumento degli scambi da gennaio poiché i clienti stanno tornando negli uffici.
Il 90% della nostra lista di vini è italiano e i nostri clienti continuano ad abbracciare il vino italiano.
È cresciuto il consumo di vino durante questa fase si riapertura?
Langella
Non mi sembra che il consumo inglese di vino sia aumentato in volume, soprattutto perché storicamente è già a livelli forse troppo alti. Ma sicuramente si è registrato un aumento nel livello qualitativo degli acquisti. Rimane da vedere se questo trend, alimentato dai ‘risparmi obbligati’ dovuti alla pandemia, continuerà a crescere.
Paice
Il consumo di vino in volume è simile agli anni precedenti, ma stiamo assistendo a un aumento del consumo in valore.
Stai sfruttando le nuove occasioni che nascono dalla ripresa delle fiere in presenza? Per esempio, è da poco terminato il Vinitaly, avete presenziato? Se sì, come è andato? Qual è stato il clima generale che hai trovato in fiera?
Langella
Purtroppo non sono riuscito a liberarmi per il Vinitaly, ed è stato un vero peccato.
Ma c’è indubbiamente un ottimo fermento riguardo alla London Wine Fair, a cui parteciperemo dal 7 al 9 giugno. Tutti gli operatori del settore non vedono l’ora di incontrarsi nuovamente di persona!
Paice
Sì, partecipiamo di nuovo a degustazioni e fiere in presenza. Il Regno Unito è uscito dalla chiusura pandemica molto prima dell’Italia.