Martin Cole, amministratore delegato di Wine Australia, ha affermato che i dati sulle esportazioni di vino australiano sono “deludenti ma non sorprendenti nel clima attuale”

Cosa sta accadendo?

Le ricerche di mercato di IWSR riportate da Winetitles Media rivelano che nel 2022 il consumo di vino a livello globale è stato in calo del 3%. Il mercato australiano si dimostra in linea con le tendenze globali: secondo l’ultimo Export Report di Wine Australia, le esportazioni di vino australiane sono diminuite del 10% in valore con 1,87 miliardi di dollari e dell’1% in volume con 621 milioni di litri nell’anno conclusosi a giugno 2023.

Le cause

Il calo del valore è stato in gran parte determinato da una riduzione delle esportazioni verso gli Stati Uniti d’America e il Regno Unito, che, dopo i due anni di richieste di vino elevate dovute alla domanda pre-Brexit e all’impatto del COVID-19, hanno subito un importante inversione di marcia.

Il consumo di vino nei mercati maturi è in calo, trainato dalla diminuzione dei segmenti di prezzo commerciale. Ciò sta influenzando le prestazioni delle esportazioni australiane, specialmente negli Stati Uniti, poiché l’Australia è molto esposta ai segmenti di prezzo in calo“, ha affermato Peter Bailey, manager di Wine Australia.

Il vino imbottigliato contro il vino sfuso

Le esportazioni australiane stanno vivendo due tendenze divergenti:

  • L’aumento delle esportazioni di vino sfuso guidato dall’offerta
  • Il calo delle esportazioni di vino imbottigliato guidato dalla domanda 

Il tutto in un contesto nel quale i consumatori dei mercati tradizionali si allontanano dal vino dei segmenti di prezzo più bassi. Il consumatore preferisce infatti consumare vino meno frequentemente piuttosto che abbassare i prezzi a cui si rivolge.

Questi fenomeni hanno fatto sì che le esportazioni con un valore medio inferiore a $5 al litro siano diminuite dell’11% in valore ma aumentate dell’1% in volume. Al contrario del valore, il volume delle esportazioni è rimasto stabile in quanto l’aumento delle spedizioni di vino sfuso, in particolare verso il Canada, ha controbilanciato il calo dell’export di vino imbottigliato verso molti Paesi.

Più della metà del calo del valore delle esportazioni si è verificato infatti nelle spedizioni con un prezzo medio compreso tra $2,50 e $4,99 per litro franco a bordo (FOB), che sono generalmente vini imbottigliati e venduti in segmenti di vendita al dettaglio a basso prezzo.

“La crescita delle spedizioni di vino sfuso è arrivata quando le sfide per l’export degli ultimi due anni si sono attenuate, consentendo agli esportatori australiani di recuperare il ritardo e allentare la pressione sull’inventario”, ha affermato Bailey.

“L’aumento delle esportazioni di vino sfuso e il calo delle esportazioni di vino imbottigliato hanno portato la quota delle esportazioni di vino sfuso a crescere di 8 punti percentuali, raggiungendo una quota di volume del 69%. Ciò ha un impatto sul valore medio complessivo delle esportazioni, poiché le esportazioni di vino sfuso non includono i costi di imballaggio e sono quindi intrinsecamente di valore inferiore”.

L’andamento del vino australiano nel mercato globale

Il vino australiano è stato esportato verso 117 destinazioni globali durante l’anno, cinque in più rispetto alle 112 del 2022. Di queste destinazioni, 66 hanno registrato una crescita del valore delle esportazioni durante l’anno, mentre 51 sono diminuite.

Ecco alcuni dati significativi sul vino australiano:

  • L’Europa è scesa del 15% arrivando a 556 milioni di dollari, trainata principalmente dal Regno Unito, ma anche dagli altri paesi
  • Il Nord America è diminuito del 14% arrivando a 525 milioni di dollari
  • Le esportazioni verso l’Asia sono diminuite del 4% arrivando a 637 milioni di dollari. La regione asiatica ha avuto risultati contrastanti, tra cui un calo delle esportazioni verso Singapore e un aumento delle esportazioni verso Hong Kong, due centri commerciali chiave nella regione, che riflettono le attuali condizioni di mercato imprevedibili
  • I principali mercati emergenti come Tailandia, Filippine e Vietnam sono cresciuti in valore durante il periodo