Secondo Michael Wising, fondatore dell’azienda svedese Amazing Wines Hedberg & Wising AB, il mercato del vino è rimasto stabile durante tutta la pandemia, ma sono cambiati i canali di acquisto.
Non potendo più viaggiare o recarsi nei ristoranti, i consumatori hanno acquistato maggiormente presso i negozi al dettaglio del monopolio. Ora che la situazione è tornata alla normalità, il monopolio ha registrato una flessione dei volumi di vendita.
Come sta andando il mercato del vino e le vendite nel Paese in generale?
Il mercato del vino è rimasto abbastanza stabile durante la pandemia di Covid-19. La differenza è che le vendite si sono spostate dai canali della ristorazione e del turismo verso il retail e i negozi del monopolio.
I negozi Systembolaget stavano già dominando le vendite, ma hanno visto un aumento del 10-15%. Ora che la situazione è tornata alla normalità, nel primo trimestre del 2022 il monopolio ha registrato una flessione dei volumi di vendita.
È cresciuto il consumo di vino durante questa fase di riapertura?
Il consumo è rimasto stabile per tutta la pandemia secondo i rapporti ufficiali ma, come dicevo, i canali di vendita sono cambiati.
Per quanto riguarda invece i vini italiani: cosa registra il mercato?
L’Italia è leader nel mercato del vino svedese con una quota del 27,1% nel 2021 nei negozi Systembolaget. La quota di mercato dei vini rossi è stata del 39,3%, mentre i vini bianchi rappresentano l’11,6%.
Non ci sono dati ufficiali per il canale Horeca, ma sappiamo che la popolarità dei vini italiani è cresciuta in questo canale negli ultimi anni, trainata principalmente dalla fascia premium dei vini piemontesi.
Sta sfruttando le nuove occasioni che nascono dalla ripresa delle fiere in presenza?
Sì, ma dobbiamo essere più selettivi. Quest’anno abbiamo concordato la nostra presenza a Wine Paris, Grandi Langhe e Prowein.