Nel suo articolo più recente per The Drinks Business, Rupert Millar affronta quanto annunciato da Amazon il 23 ottobre, ovvero la chiusura entro il 31 dicembre 2017 del suo servizio Amazon Wine.
Secondo quando dichiarato da Amazon, l’obiettivo è comunque quello di continuare ad offrire ai suoi clienti la possibilità di acquistare vini attraverso canali alternativi.
La fine di Amazon Wine è anche la conclusione del terzo tentativo di Amazon di inserirsi nel mercato della vendita online. Il primo era stato Wineshopper.com nel 2000, riportato in auge una seconda volta nel 2009 fino all’arrivo di Amazon Wine nel 2012.
Visto che il servizio non è tecnicamente disponibile in Italia in quanto nessuna cantina fornisce la spedizione internazionale, è bene sapere che Amazon Wine non si occupava di vendere vino direttamente ma era bensì una piattaforma marketing per tutte quelle cantine che avevano acquisito le licenze e i permessi necessari per spedire vini, a cui Amazon chiedeva poi una percentuale su ogni ordine (circa il 15%).
Sempre quest’anno Amazon ha concluso la sorprendente acquisizione della catena Whole Foods. Questo ha comportato il fatto che Amazon ora è proprietaria di diversi negozi fisici (bricks-and-mortar in inglese, malta e mattoni) in diversi stati americani e non. Tutto ciò però è entrato in contrasto con le leggi di alcuni di questi stati che proibiscono a chi detiene una licenza di vendere alcolici di accettare pagamenti per pubblicizzare i prodotti di altre aziende.
Inoltre Amazon ha lanciato, nel corso degli ultimi anni, i servizi Amazon Fresh e la sua versione più veloce per utenti premium, Prime Now. Si tratta di due servizi di consegna della spesa a domicilio, il che include anche vino e birra.
Amazon ha infatti confermato che le vendite di bottiglie di vino saranno comunque confermate grazie ad Amazon Fresh, Prime Now e ovviamente i punti vendita Whole Foods.
Quindi tutto questo, secondo Rupert Millar, può essere visto come l’inizio della quarta fase di Amazon per inserirsi nel mercato online della vendita di vini. Amazon Fresh è disponibile in 20 tra le più grandi città degli Stati Uniti ma anche a Berlino, Londra e Tokyo mentre Prime Now copre 13 aree metropolitane americane, incluse Chicago, Los Angeles, Seattle e Minneapolis.
Amazon sta infine lavorando per includere l’offerta Whole Foods all’interno dei suoi servizi di consegna a domicilio e sta gestendo a Tokyo, nel quartiere di Ginza, un pop-up bar.

Amazon Wine chiuderà entro la fine del 2017
Sta per concludersi il terzo tentativo di Amazon di inserirsi nel mercato della vendita online di vino. Ma non significa che il colosso delle vendite online esca dal mercato del vino, soprattutto dopo l’acquisizione di Whole Foods