Citra, la principale realtà cooperativa abruzzese, celebra quest’anno 50 anni di attività e sarà presente al prossimo Vinitaly a Verona dal 2 al 5 aprile 2023 (Pad.12 Stand F5) con importanti novità in merito al packaging. Sono da segnalare, infatti, due riconoscimenti assegnati dal Vinitaly Design International Packaging Competition, concorso organizzato da Veronafiere‐Vinitaly con l’obiettivo di evidenziare il miglior abbigliaggio dei vini, dei distillati, dei liquori, delle birre e degli oli extra vergine d’oliva, per premiare l’impegno di aziende che riescono a distinguersi con il continuo miglioramento della propria immagine.

Al debutto quest’anno, Il Premio Speciale Tecnologia e Innovazione, è stato assegnato a Citra per “Ortense, Bag in Box d’Autore”, Terre di Chieti IGT Pecorino 2021.

“Ortense, Bag in Box d’Autore” è stato lanciato a inizio anno 2022 per rispondere alle nuove esigenze di mercato post pandemia: un formato più piccolo e maneggevole da 2,25 l con l’utilizzo di nuove tecnologie al fine di intercettare i consumatori più giovani. Il progetto prosegue sul web grazie al QRcode riportato sulla scatola che permette all’illustrazione di animarsi e rendere “vivo” il packaging.

“Il nostro obiettivo era di racchiudere in uno scrigno prezioso i nostri vini da vitigni autoctoni, Pecorino e Montepulciano d’Abruzzo  – racconta Pina D’Eusanio ideatrice del progetto e Creative Designer di Citra – In un periodo particolare come quello della pandemia, ho trovato nell’illustrazione l’idea di un packaging che potesse raccontare in maniera creativa il nostro territorio, in cui abbiamo inserito tutti i simboli della città di Ortona reinterpretati in chiave metaforica e immersiva. È un’opera visionaria e sognante in cui dalle nuvole pendono grappoli d’uva, i pesci “volano” nel cielo limpido e azzurro, si intravedono all’orizzonte le parole del proverbio “Goccia a goccia si fa il mare”, in analogia “Goccia a goccia si fa il vino”, quale invito alla tenacia affinché con i piccoli passi si possano portare a termine grandi risultati e raggiungere nuove mete. Inoltre, l’aspetto ambientale non poteva essere trascurato, la scelta del formato bag-in-box risulta essere una delle alternative più valide tra gli imballaggi leggeri, di gran lunga meno impattanti e sostenibili rispetto al vetro.”

In aggiunta ai premi speciali, tra le 11 categorie selezionate, la giuria del Concorso ha premiato tra i vini bianchi tranquilli a denominazione di origine e a indicazione geografica il rinnovato Trebbiano d’Abruzzo DOC 2021 “LAUS VITAE”, edizione speciale del 50esimo anniversario di Citra, con la Medaglia di bronzo.

Sul fronte enologico vi è stato un lavoro minuzioso e certosino basato sulla zonazione dei vigneti e viticoltura di precisione in cantina guidato dal dott. Riccardo Cotarella, sul fronte della “vestizione” di queste due opere d’arte ci si è avvalsi dell’estro creativo di Mario Di Paolo, artefice e realizzatore delle etichette più accattivanti del settore vitivinicolo, considerato un guru del packaging.

Il nome LAUS VITAE racchiude tre livelli di significato: il primo, letterale, è “Elogio alla vita”; il secondo, per pura omonimia (vita – vite) è “Elogio alla vite, ai vigneti” (e quindi all’uva); infine, un omaggio a Il Vate (“il Poeta d’Abruzzo”), Gabriele D’Annunzio, la cui poesia dal titolo “Laus Vitae” è una sorta di inno alla vita, dove esplica la sua visione panica e il suo profondo apprezzamento del mondo naturale intimamente unito alla sfera umana, l’identificazione Uomo-Natura.

In etichetta frontale è stato inserito un elemento materico, “il pennino di D’Annunzio” e sono riportati fedelmente in corsivo alcuni dei sui versi più significativi, rappresentativi, esplicativi, proprio della poesia LAUS VITAE: “Tutto fu ambito e tutto fu tentato. Quel che non fu fatto io lo sognai, e tanto era l’ardore che il sogno eguagliò l’atto” come ci tiene a sottolineare Giuseppe Colantonio, Responsabile Marketing di Citra: “Reputiamo che fare vino, implica a pieno quanto evocano questi versi: ambire, tentare, sognare. Senza dubbio, i tre verbi scelti dal d’Annunzio rispecchiano il sentire che anima i nostri tremila soci vignaioli, i nostri agronomi, i nostri enologi… ognuno di noi che lavora per questo affascinante ma difficile ed imprevedibile mondo diVino, laddove ognuno che vi opera lo fa perché animato da passione ed ardore”.