Quale è il futuro del mondo del retail? In che modo le nuove tecnologie e modelli di business possono aiutare il retail a connettersi con le nuove esigenze dei consumatori? “What’s New In Retail Edition 4: Emerging Global Concepts“, un’interessante progetto di Euromonitor International, mette in luce l’evoluzione e le nuove strategie del mondo del retail (vendita al dettaglio) in giro per il mondo. Usando sei criteri di selezione gli esperti del retail di Euromonitor International hanno analizzato e valutato più di 100 proposte presentante dagli analisti di tutto il mondo per identificare i concept più innovativi e virtuosi nelle seguenti categorie: grocery (alimentare), non-grocery (non alimentare), non-store e digital. 

Vediamo assieme alcuni dei progetti più interessanti per scorgere il futuro del mondo del retail.
Tra le tre soluzioni più innovative nel mondo alimentare, c’è l’applicazione mobile che consente di fare acquisti serali e notturni nel supermercato Extra della norvegese Coop Norge SA. Il negozio apre normalmente in orario diurno con commessi e cassieri, mentre dalle 11 della sera entra in versione “unattended”, senza operatori, ma i consumatori possono comunque accedere fisicamente al negozio registrandosi tramite l’applicazione Extra, dando una garanzia bancaria, e fare acquisti normalmente, incluse bibite alcoliche, con pagamento tramite postazioni self-service.
I cosiddetti “unattended stores“, pionieri in Asia, hanno un grande potenziale di sviluppo anche nei mercati europei, secondo il report, dove le leggi e le regolamentazioni governative sugli orari di apertura sono più ristrette. Queste nuove applicazioni che consentono l’apertura dei negozi anche fuori dagli orari di lavoro dei commessi aiutano i retailer a superare le restrizioni governative e competere con l’e-commerce. 
Un’altra interessante proposta che ha ricevuto il primo posto della categoria “grocery” è l’applicazione creata dalla società danese Too Good To Go ApS che connette i consumatori con i loro negozi che hanno surplus di cibo e bevande: dalle birre ai succhi di frutta e dal cioccolato alle spezie. Alla base di questo progetto c’è la voglia di combattere gli sprechi e dare ai consumatori un’immagine di azienda che abbraccia la responsabilità sociale ed ambientale. 

Tra le soluzioni digitali, la società di comunicazione digitale tedesca Acameo ha lanciato nel 2018 CUUUB, una realtà virtuale e-commerce che offre un’esperienza di shopping 3D. CUUUB porta i negozi reali su un piano virtuale usando la tecnologia per mappare i negozi: il consumatore online visiterà virtualmente a 360 gradi lo store come fa con Google Street View, e potrà chiedere informazioni su ogni prodotto, vini, birre e spiriti (video e testo). L’applicazione permette anche di fare shopping con amici o conoscenti attraverso l’uso di una chat comune. 

Quali sono le conclusioni di questa interessante ricerca?
I retailer in giro per il mondo stanno migliorando le loro strategie, implementando i diversi modelli di business e sviluppando nuovi concept per andare incontro ai cambiamenti delle preferenze dei consumatori. 
Vediamo quali sono i terreni di innovazione più promettenti:
– La richiesta di servizi più veloci ed economici attraverso nuovi canali e strumenti digitali sta accelerando. 
– L’integrazione delle ultime tecnologie per migliorare l’efficienza in negozio e la shopping experience è un’area cruciale di innovazione.
– La vendita senza operatore in negozio (unattended commerce) con il supporto di macchine e pagamenti elettronici continuerà inoltre ad espandersi in tutti i mercati e canali nel prossimi anni.
– La sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale diventeranno dei temi sempre più esplorati: i consumatori vogliono acquistare da e supportare aziende che mettono in atto azioni di cambiamento positivo e siano allineate ai loro valori.
– Raggiungere un’elevata competenza multicanale è una priorità sempre più impellente per i retailer specialmente con la crescita degli spazi virtuali per lo shopping. I negozi fisici, “brick-and-mortar stores”, stanno diventando sempre di più spazi dove fare dello shopping esperienziale, ma i consumatori richiedono sempre di più anche esperienze simili nello spazio online.