L’editoriale più recente di Brandy Rand, presidentessa dell’International Wine and Spirits Research (IWSR), richiama in parte quanto scritto da Christina Jelski su Wine Spectator sui nuovi gusti delle nuove generazioni.
Come ogni anno, l’IWSR rilascia tutta una serie di previsioni riguardo il mercato americano delle bevande alcoliche. Le previsioni riguardano il periodo 2017-2021, coprono ogni categoria e segmento e purtroppo non sono incoraggianti. Sebbene il mercato americano resti uno dei migliori per quanto riguarda la crescita, è destinato ad affrontare un calo di circa 37 milioni di casse nei prossimi cinque anni.
Nel dettaglio, si prevede un aumento di 24 milioni di casse per il vino, di 9 milioni per il whisky, di 2,3 milioni per il Cognac e di 4,7 milioni per la tequila. Aumenti che però non sono abbastanza per bilanciare la perdita di 63,2 milioni di casse per la birra, di 2,6 milioni per il sidro e di 12,7 milioni per le bevande miste.
I consumatori sono molto più attenti alla loro salute, bevendo molto meno o non bevendo affatto. Quando decidono di farlo, preferiscono prodotti premium, un settore che infatti ha visto crescere la propria percentuale di mercato. Le cifre parlano di una crescita collettiva di 15,5 milioni di casse per gli spiriti (+6,6%) e di 24,3 milioni di casse per il vino (+9,2%).
Inoltre, l’acquisto di bevande alcoliche è diventato più conveniente, grazie allo sviluppo tecnologico dell’e-commerce e delle vendite online e grazie anche a delle legislature statali che hanno tolto qualche restrizione alle vendite domenicali di alcolici e a quelle in loco.
Infine, gli alcolici sono ormai percepiti come un lusso accessibile quindi i consumatori preferiranno sempre di più portarli e consumarli a casa piuttosto che spendere di più per consumarli in cantina.