Una vitivinicoltura che ripone grande attenzione e cura ai settori dell’ecosostenibilità e della valorizzazione del territorio. Questa è la filosofia dell’azienda pugliese Paolo Leo, cifra distintiva di una realtà produttiva in grande espansione soprattuto all’estero.
Lo slogan che racconta l’azienda di Brindisi è “Salento in purezza”, che meglio rappresenta il carattere della famiglia Leo e delle proprie scelte produttive.
L’amore e la cura della vite ed il vino hanno caratterizzato profondamente la storia della famiglia Leo fin dagli inizi del ‘900, quando il capostipite, nonno ed omonimo dell’attuale proprietario Paolo Leo, iniziò a vinificare le uve dei suoi vigneti nel palmento di famiglia a San Donaci in provincia di Brindisi.
Paolo Leo è un’azienda che guarda oltre confine da molto tempo, che lavora ogni giorno con un preciso obiettivo: la promozione del Salento e dei suoi prodotti agronomici.
“Tutto questo impegno sul fronte della promozione è motivato anche dall’impegno in vigna con la salvaguardia e la tutela della salute dell’ambiente e del consumatore, che esige sempre di più prodotti salubri” ci ha spiegato il titolare Paolo Leo, che con la moglie Roberta ed i loro figli hanno raccolto l’eredità famigliare.
Oltre alla linea di vini biologici, l’azienda sta promuovendo da circa un anno un progetto molto innovativo e interessante per la difesa dell’alberello salentino. “In Salento esistono piccole proprietà agricole tenute in condizioni fatiscenti, addirittura abbandonate, dove sono presenti vigneti ed uliveti di grande pregio storico – ha raccontato il titolare – Si sta diffondendo sempre di più l’intenzione da parte di aziende, come la nostra, di fare delle azioni concrete per tutelare questo paesaggio storico come la mappatura dei vigneti e degli olivi. Nel nostro piccolo noi abbiamo creato un vino, il Dorso rosso, che fa parte di un progetto che ha l’obiettivo di tutelare l’alberello salentino, che si sta estinguendo”. In che modo? Attraverso l’adozione di un alberello da parte dei consumatori.
L’alberello è un tipo di vite che produce poca uva, attorno ai 30/35 quintali per ettaro, e questa è sicuramente una delle ragioni che hanno portato molti viticoltori ad estirpare i vecchi vigneti ad alberello e a sostituirli con impianti a spalliera che garantiscono una produzione elevata. “L’estirpo degli alberelli è un disastro culturale ed ecologico, solo in questi vecchi vigneti si trovano biotipi di Primitivo e Negroamaro. Salvare l’alberello dall’estinzione è la condizione necessaria per fare qualità e salvare la purezza del Salento!” dichiara Paolo Leo.
Paolo Leo ha deciso di salvare gli alberelli consentendo ai consumatori di adottarne uno a distanza, seguendolo fino all’imbottigliamento del proprio Dorso Rosso. Così ogni bottiglia è legata alla storia dell’annata di quel specifico alberello ed è unica.
Salvaguardia dell’ambiente e valorizzazione della tradizione territoriale diventano per Paolo Leo un tutt’uno per la promozione del Salento in Italia e nel mondo.
Per qualsiasi informazione scrivi a info@dorsorosso.it