Duri e austeri, ma generosi e legati al territorio. Questo sono i friulani, gente per cui i valori di un tempo, sono il codice etico dell’oggi, filtrato da un orgoglio di appartenenza ad una comunità, termini al giorno d’oggi ai più desueti, ma per la cantina Zorzettig di Spessa, a Cividale del Friuli, sono stampati a fuoco, indelebili. L’azienda “a conduzione femminile” (come ama definirla Annalisa Zorzettig, la titolare, che si divide con la mamma Antonietta, la figlia e la nipote) è giunta ad una svolta storica, destinata a segnare in maniera indelebile il futuro dell’azienda: la nascita della nuova cantina, sulle ceneri della vecchia (in parte demolita), ma che ne segnerà anche la naturale evoluzione.

“Nascerà, anche visivamente – spiega Annalisa – come uno scrigno prezioso, dove da un lato entra l’uva e dell’altro, senza soluzione di continuità, esce la bottiglia. Anche nell’uso dei materiali, l’ho spiegato a chiare lettere all’architetto, useremo pochi elementi e materiali naturali, legno, pietra locale e tecnologia al servizio della qualità, che significa controllo dell’umidità e delle temperature in cantina”.
Cividale da sempre è un Comune vigneto, diviso in colli, non in vie, dove la produzione delle uve segna lo scandire delle giornate e delle stagioni: “C’è un orgoglio e un senso di appartenenza unico – spiega Annalisa – all’uscita da messa, dopo i saluti, sul sagrato, si parla delle vigne, ci si confronta, si condividono le esperienze. Tutto questo patrimonio non siamo ancora riusciti a valorizzarlo e questa sarà la sfida del futuro, imparare a fare squadra e a collaborare con le istituzioni, come hanno fatto altre denominazioni in Toscana o in Veneto, così recupereremo, anche sul piano della comunicazione il tempo perduto”.
Ma torniamo alla nuova cantina, quali sono le tempistiche? “L’idea è di completare l’opera entro settembre 2019, un progetto ambizioso che si scontra con problematiche edilizie e di permessi, ma faremo di tutto per rispettare le tempistiche e non perdere la vendemmia nella nuova struttura. A quel punto lasceremo spazio ad una grande festa, mi immagino una quattro giorni a cui invitare tutti gli amici e i parenti, anche lontani e che non si vedono da tempo. Cividale si ricorderà l’inaugurazione del nuovo scrigno della famiglia Zorzettig”.