Il consumo di vino in Italia ha subito importanti cambiamenti nel corso degli anni, come dimostrano i dati Istat relativi al 2022 raccolti dall’Osservatorio UIV. Secondo le statistiche, il numero di consumatori di vino nel Paese è salito a 29,4 milioni di persone, rappresentando il 55% della popolazione sopra gli 11 anni. Questo dato indica un aumento del 4% rispetto al 2008, grazie a una combinazione di incremento dei consumatori occasionali e una riduzione di quelli abituali.

L’analisi del profilo dei consumatori rivela una prevalenza di individui di genere maschile, che costituiscono il 58% del totale. La maggior parte dei fruitori rientra inoltre nella fascia di età matura, con il 28% che ha più di 65 anni e le fasce di età comprese tra i 55 e i 64 anni e tra i 45 e i 54 anni che rappresentano complessivamente il 40% del totale. Ciò fa emergere una diminuzione nella partecipazione delle fasce più giovani (tra i 25 e i 34 anni e tra i 35 e i 44 anni) che, seppur in crescita del 15%, rappresentano ancora meno del 7% del totale.

Il cambiamento nel consumo di vino è evidente anche nella frequenza con cui questa bevanda viene consumata: mentre nel 2008 c’erano oltre 15 milioni di bevitori quotidiani, oggi il loro numero si è ridotto a 12 milioni, registrando una diminuzione del 22%. Al contrario, i consumatori occasionali sono aumentati del 35%, passando da 12,6 milioni a 17 milioni.

Se analizziamo la frequenza del consumo di vino in relazione allo scarto generazionale, possiamo notare che tutte le fasce d’età hanno registrato una diminuzione dei consumatori abituali, con un calo significativo del 50% nella fascia tra i 35 e i 44 anni e del 38% nella fascia tra i 25 e i 34 anni. Allo stesso tempo, si è registrato un aumento dei consumatori occasionali in tutte le fasce, ad eccezione dei 35-44enni. Si sono registrati aumenti dell’85% nella fascia tra i 55 e i 64 anni e del 70% nella fascia dei più anziani, il che dimostra che non sono solo i giovani a bere sporadicamente.

Passando ad un’analisi geografica, la Lombardia si posiziona come la regione con il maggior numero di bevitori di vino, rappresentando il 17% del totale, pari a 5,1 milioni di persone. Altre regioni con una forte presenza di consumatori di vino sono il Lazio (10%), la Campania, il Veneto e l’Emilia Romagna (9%). Tuttavia, l’Emilia Romagna si distingue come la regione con il più alto tasso di penetrazione in rapporto alla popolazione residente, con il 62%.
Al contrario, la Sicilia ha un indice di penetrazione del 45%, al di sotto della media nazionale (55%).

Questi dati evidenziano un cambiamento significativo nel consumo di vino in Italia, con un aumento dei consumatori saltuari e un calo dei consumatori abituali. Ciò riflette anche una disparità delle preferenze di consumo tra le diverse fasce d’età, con i consumatori più maturi che mostrano un maggiore interesse per il vino. Infine, è interessante notare le differenze regionali nel consumo di vino, con la Lombardia in testa come regione con il maggior numero di bevitori di vino.