Un enoturismo sempre più orizzontale, unito, inclusivo e ancorato all’unicità dei luoghi: è questo il futuro del settore secondo la Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, che ha firmato con Iter Vitis un accordo emblematico lo scorso 19 settembre in occasione dell’“International Wine Routes Conference”. L’incontro si è tenuto ad Alba (CN) nel contesto della sesta edizione della Global Conference on Wine Tourism, il più importante appuntamento internazionale dedicato all’enoturismo e organizzato dall’Organizzazione mondiale del Turismo – UNWTO, che ha visto intervenire i maggiori esperti a livello Europeo e non solo.

Un’unione significativa per reinterpretare il ruolo delle Strade del Vino a livello internazionale, promuovendo un turismo consapevole e sostenibile attraverso attività che valorizzano la cultura dei territori e mettendo in dialogo le diverse esperienze internazionali.

“Oggi, confrontandoci con altri partner internazionali e con Iter Vitis, abbiamo risposto ad una domanda fondamentale sul futuro delle strade del vino”, ha commentato Paolo Morbidoni, presidente della Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori. “Le Strade hanno un senso anche in territori meno maturi turisticamente, dove l’approccio all’enoturismo è ancora acerbo, ma ci sono potenzialità, condizioni, vocazioni e persone giuste. Il brand “strade del vino”, pur declinato in tante lingue diverse (Weinstraße, Rutas del Vino, Wine Route, etc), trasmette ai wine lover un messaggio univoco: “Qui siete in una Terra del vino, dell’olio e dei sapori”. Per questo dovremmo lavorare su standard di qualità sempre più elevati e sostenibili, sui servizi distintivi, ma non sganciati dal territorio, sulla semplicità della loro fruizione”.

La firma del protocollo con Iter Vitis apre un nuovo capitolo per le Strade del Vino di tutto il mondo, che iniziano così un percorso di costruzione di un brand unitario e coeso. Iter Vitis metterà infatti in collegamento le Strade del Vino italiane con le Strade del Vino del mondo, come ha spiegato la presidente Emanuela Panke: “Lavoreremo insieme alla federazione per favorire la nascita di nuove iniziative a livello internazionale, portando elementi per stimolare la ricerca sul tema del turismo rurale e la tutela del paesaggio. Inoltre, partendo dal modello italiano, ci attiveremo affinché venga riconosciuto un profilo unico europeo delle Strade del Vino per uniformare la struttura dei soggetti e aumentare le opportunità di accesso ai finanziamenti europei diretti e indiretti”. 

Insieme alla Federazione italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori e a Iter Vitis hanno partecipato alla conferenza il Consigliere comunale delegato all’agricoltura del Comune di Alba, Mario Sandri; Mariano Rabino – presidente Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e Lorenzo Olivero – presidente Strada del Barolo e grandi vini di Langa; sono poi intervenuti Diana Isac, fondatrice e CEO Winerist e l’Europarlamentare Paolo De Castro, relatore sulla riforma delle Indicazioni geografiche, in collegamento da Palermo.

Ha concluso gli interventi Roberta Garibaldi, Amministratore delegato ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo.