L’etichetta rimane sicuramente lo strumento comunicativo principale per una bottiglia di vino, perché veicola l’identità del vino e del brand della cantina. Nella maggioranza dei casi l’etichetta è l’unica fonte di informazioni disponibili per il consumatore che si trova nella situazione di dover scegliere una bottiglia tra tante altre. Infatti, nell’acquisto, soprattutto quando non si conosce il vino sotto un profilo organolettico, ci si affida all’aspetto esteriore della bottiglia di vino. 

Tra tutte le possibili lavorazioni le nobilitazioni sono lo strumento più creativo ed accattivante in cui anche il produttore e noi tecnici ci divertiamo di più. Le nobilitazioni aiutano a catturare l’attenzione dell’acquirente che viene attirato a livello visivo da una bottiglia in grado di creare coinvolgimento, aspettativa e determinare infine la decisione di acquisto. Abbiamo la possibilità di fare molte nobilitazioni diverse, come la lamina a caldo, la vernice serigrafica spessorata, le vernici profumate, i glitter, i rilievi, i bassorilievi, il dato variabile (di cui abbiamo già parlato qui). Inoltre, per contrastare l’anticontraffazione possiamo stampare una lamina personalizzata a registro.

Cosa hanno di diverso e particolare queste nobilitazioni? Le nobilitazioni possibili sono molte e la loro combinazione può rendere un’etichetta unica. Per questo motivo è molto importante che in fase di studio dell’etichetta il designer si interfacci con i tecnici dell’etichettificio per capire quali possono essere le lavorazioni più indicate e fattibili a livello tecnico per rendere al meglio l’etichetta che è stata disegnata.

Un esempio di come ciò possa avvenire è rappresentato da uno dei nostri ultimi lavori con l’azienda agricola Santa Tresa di Vittoria (RG) che ha ottenuto il premio speciale “Packaging 2020” della 24ª edizione della Vinitaly Design International Packaging Competition. In tutte le etichette della linea sono state utilizzate molte nobilitazioni diverse che hanno reso prezioso e ricco di particolari il prodotto stampato. Abbiamo utilizzato, oltre ad una carta naturale con una bella matericità, vernici serigrafiche, bassorilievo e lamina, ed infine pantoni serigrafici metallizzati. Una delle lavorazioni che preferisco è sicuramente il bassorilievo, in questo caso a registro con la stampa; è un dettaglio molto raffinato, elegante ed interattivo perché si può sentire al tatto.

Per comprendere meglio il mondo delle nobilitazioni: www.grafical.it