I vini dell’Oltrepò Pavese escono dalla stagione delle fiere con percezioni molto positive da parte dei mercati e consapevolezza dei progressi conseguiti.
È quanto emerge dalle considerazioni del Direttore del Consorzio Carlo Veronese, che, nel consuntivare i punti messi a segno dal comparto, che totalizza il 65% del vino lombardo, guarda con soddisfazione al percorso tracciato dalle DOC e la DOCG, tutte in crescita in termini quantitativi e tutte in territorio positivo per ciò che riguarda l’apprezzamento da parte degli operatori.
Grandi ritorni quindi dalle fiere, da Slow Wine Tour USA al ProWein, dal Vinitaly al London Wine Fair, appena concluso, per una costante di curiosità ed entusiasmo per tutte le denominazioni dell’Oltrepò.
I grandi appuntamenti internazionali hanno centrato in pieno gli obiettivi, supportati dalla strategia di promozione attuata dal Consorzio che all’estero sta promuovendo una presenza sul mercato mondiale che sia percepita, per usare le parole del Direttore Carlo Veronese, “non più solo come una presenza sporadica ma come un progetto che costruisce passo a passo relazioni esterne e commerciali fondamentali per l’economia del territorio”.
Una conferma che nelle fiere 2023 è stata molto percepibile, grazie alla importante presenza di pubblico presso gli stand del Consorzio, impegnato da un lato nel promuovere l’unicità di una DOCG che nel mondo rappresenta ormai la terza zona mondiale di produzione del Pinot Nero; dall’altro, a valorizzare con degustazioni, incontri istituzionali ed eventi commerciali una produzione enologica ricca e trasversale che si sta facendo apprezzare per la sua grande versatilità, dalla bollicina Metodo Classico del Pinot alla vasta gamma di etichette delle 6 denominazioni del territorio, Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese DOC, Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC, Oltrepò Pavese Pinot Grigio DOC, Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese DOC, Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese DOC e Oltrepò Pavese DOC.
La London Wine Fair è stata l’ultima tappa di un racconto che ha avuto ad oggetto i diversi caratteri dei vini proposti dall’Oltrepò Pavese, che ne è emerso come un territorio poliedrico capace di interpretare gusti e stili diversi, in linea con il dinamismo del mercato odierno del vino. “Un mondo in movimento, spumeggiante come le nostre bollicine e attento ad intercettare e conquistare nuovi target, come i giovani, parlando loro di cultura del vino, di consumi responsabili e di convivialità del vino”. Con un grande banco d’assaggio per i tre giorni di fiera, Londra è stata l’occasione per rafforzare ulteriormente l’immagine del brand Oltrepò sui mercati internazionali e un ottimo campo di gioco su una piazza che storicamente ha sempre detto la sua sul mercato del vino.
Quest’anno la manifestazione ha totalizzato oltre 400 espositori, ben il 30% in più del 2022, e un 14% in più di visitatori.
“Questa è l’unica fiera del Regno Unito dedicata al vino – ha dichiarato ancora il direttore Carlo Veronese – un importante passo per tastare il polso a questo mercato britannico ed internazionale che risulta interessantissimo anche per le novità del settore.
Entusiasta anche la lettura della Presidente Gilda Fugazza: “Abbiamo registrato tre giorni di degustazioni e racconto del vino molto approfondite, senza la folla di curiosi, ma con i giusti tempi per spiegare la potenzialità delle nostre Denominazioni e fare percepire la grande qualità del nostro vino. Abbiamo ospitato fra le altre una degustazione con i sommelier di una delle catene più importanti di ristoranti di Londra che si sono letteralmente affascinati al nostro Metodo Classico Blanc de noir e sorpresi anche dai Riesling, definiti molto gastronomici, e dai rossi freschi e di pronta beva, sia il Pinot nero dell’Oltrepò Pavese Doc sia la Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc”.