Nell’ambito del decimo forum di Nomisma Wine Monitor è stato presentato il nuovo regolamento europeo sui prodotti Dop/Igp, un importante passo avanti per giungere ad un allineamento internazionale sulle normative riguardanti il mondo enogastronomico.
Il 2023 si è rivelato un anno incerto e carico di criticità per i mercati internazionali del vino, spingendo il Forum ad declinare i panel sotto il tema “Trovare il bandolo della matassa”.
In un contesto carico di sfide ed interrogativi, uno dei punti fermi è rappresentato dalla riforma dei prodotti a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP), portata avanti grazie all’importante contributo di Paolo de Castro, Presidente del Comitato Scientifico di Nomisma e relatore del Parlamento Europeo sulla riforma delle Indicazioni Geografiche.
La riforma, risultato di oltre due anni di lavoro, rappresenta un’importante pietra miliare nell’armonizzazione delle normative europee riguardanti le indicazioni geografiche.
Ma cosa cambia effettivamente per tutto l’ecosistema agroalimentare con il regolamento?
Rafforzamento del ruolo dei consorzi
Uno dei pilastri fondamentali di questa riforma è il rafforzamento del ruolo dei consorzi, considerati il cuore pulsante delle IG. I consorzi che operano nel settore agroalimentare vedranno un aumento del loro potere decisionale e della capacità di pianificazione, estendendo il loro mandato da 3 a 6 anni. Inoltre, saranno incaricati di nuovi compiti, tra cui la promozione dell’enoturismo. Questo significa un passo avanti nel consolidamento del settore e nella promozione della cultura enogastronomica.
Maggiore protezione online e sui mercati
La riforma introdurrà misure per la tutela dei domini Internet. I domini falsi saranno bloccati automaticamente attraverso il sistema di “Geo-blocking”. Inoltre, saranno prevenute le estorsioni che permettevano agli stati membri di utilizzare nomi che copiano o evocano altre indicazioni geografiche registrate in altri stati membri.
Semplificazione e chiarimento del ruolo dell’Euipo
L’Euipo, l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale, svolgerà un ruolo più definito nella gestione delle indicazioni geografiche. Sarà responsabile dell’istituzione di un registro europeo delle IG, contribuendo a facilitare la difesa nei contesti internazionali. Tuttavia, è importante notare che l’Euipo non gestirà i disciplinari attuali e quelli futuri, garantendo una netta separazione dei compiti e delle competenze.
Sostenibilità e trasparenza
In un’epoca in cui la sostenibilità è di fondamentale importanza, la riforma richiederà a tutti i consorzi di redigere un rapporto di sostenibilità che espliciti l’impatto ambientale e sociale delle rispettive indicazioni geografiche. Questi rapporti saranno resi pubblici all’interno del registro delle IG europee, contribuendo a una maggiore chiarezza. Inoltre, una novità importante è l’obbligo di indicare il nome del produttore direttamente in etichetta. Questo rappresenta un importante passo avanti nella chiarezza delle informazioni fornite ai consumatori e nella promozione di una competizione equa e trasparente.
Cosa cambia per il settore del vino con il nuovo regolamento?
- Tempi certi per l’esame delle richieste di registrazione e modifica dei disciplinari dei vini a denominazione ridotti a 6 mesi.
- Divieto di registrazione di menzioni tradizionali quando identiche o evocative di un vino Dop o IGP.
- Protezione on-line e nel sistema dei domini che diventa ex-officio tramite un sistema di geo-blocking e che obbliga stati membri a bloccare l’accesso ai contenuti evocativi un vino IG.
- Protezione internazionale di una denominazione attraverso registrazione automatica all’Atto di Ginevra dell’Accordo di Lisbona.
Queste modifiche non solo armonizzano le norme europee ma forniscono agli operatori del settore del vino strumenti aggiuntivi per proteggersi dagli attacchi e dalle controversie internazionali. Si tratta di un passo importante per il settore del vino che porta chiarezza, protezione e sostenibilità in un mercato che si confronta con minacce crescenti.
Si prevede che il nuovo regolamento, composto da circa 80 articoli, entri in vigore a partire da febbraio / marzo 2024; resta da superare lo scetticismo di alcune istituzioni che vedevano il settore del vino al di fuori di questa normativa, un atteggiamento che si spera venga accantonato per garantire una posizione più forte nel mercato internazionale.