Come attraversare la pandemia e uscire con un maggiore vigore e, soprattutto, novità produttive? Abbiamo fatto questa domanda a Massimiliano Lunardelli, direttore commerciale di Prà della Luna, realtà che vanta quasi 1.000 ettari di vigneto condotti a vario titolo dai soci tra le regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Puglia. Tra le produzioni più significative Prosecco e Pinot Griglio, ma anche Sauvignon Blanc, Traminer Aromatico e Ribolla Gialla e i rossi Merlot, Refosco dal Peduncolo Rosso e Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon.
Come ha reagito la vostra azienda alla crisi dell’ultimo anno?
Ad essere sinceri, in un primo momento eravamo preoccupati per il brusco calo registrato sia sulle bottiglie che sullo sfuso, sia in termini di volume che di prezzi. Ad oggi, invece, non solo abbiamo registrato un aumento della richiesta dello sfuso, ma i prezzi sono in crescita. La bottiglia ha invece trovato il giusto successo nella rete GDO Italia, mentre nei mercati esteri c’è stato un rallentamento più importante, dovuto alle chiusure nei vari Paesi.
In quali Paesi state riscontrando maggiore apertura ad oggi?
Registriamo una ripresa nel mercato USA, l’interesse è molto alto e le opportunità non mancano. Altri paesi invece rimangono ancora alla finestra sperando di riaprire quanto prima, ma con la voglia di ripartire. Tutto sommato, pensavamo fosse un’annata nera, invece il 2020 si è rivelata un’annata difficile ma non tragica.
Quali sono le novità prodotto del 2021?
Le novità per questo 2021 sono sicuramente il Prosecco DOC Rosé Millesimato 2020 e le nuove annate dei nostri vini bianchi DOC Friuli: Sauvignon DOC Friuli e Pinot Grigio DOC Friuli.
Che riscontri avete avuto per la nuova categoria Prosecco Rosé?
In Italia, nonostante il segmento rosé sia difficile, se rapportato ai consumi del Prosecco classico, abbiamo avuto riscontri molto buoni e incoraggianti sul fronte qualità, mentre sul mercato estero c’è molto interesse e ci aspettiamo di avere grossi volumi di vendite.
In quali mercati avete avuto maggiore riscontro per questa categoria di vino? Principalmente nel mercato delle Americhe c’è sicuramente l’interesse maggiore per questo nuovo vino, specialmente negli Stati Uniti che registrano aumenti sempre maggiori di consumo di vini rosati, anche fermi.
Per quanto riguarda le altre due novità – Sauvignon DOC Friuli e Pinot Grigio DOC Friuli – che tipo di obiettivi strategici avete?
L’obiettivo principale di queste referenze è di posizionarci ad un livello alto, cosa che crediamo fermamente di poter fare proprio per il lavoro che è stato fatto orientato alla qualità, ovviamente partendo dal vigneto, cosa fondamentale per ottenere dei vini soddisfacenti.