Un’arte per tutti nel senso più profondo del termine: è questa l’eredità che ha lasciato Fortunato Depero al mondo e al suo territorio d’elezione, la Vallagarina. Una figura di artista che ha creduto nel corso della sua lunga carriera nell’arte totale abbattendo le gerarchie tra linguaggi e spaziando dalla pittura al teatro, dalla scenografia alle arti applicate, dall’editoria alla pubblicità.
Nel corso della sua vita Depero ha intrecciato la sua arte con la traiettoria di una delle aziende vinicole del territorio: la cantina Vivallis, che sin dalle sue origini come SAV, ha avuto un fortissimo legame con la Vallagarina, il suo territorio e i suoi esponenti di maggior spicco.
L’artista futurista Fortunato Depero è stato autore del primo marchio SAV risalente al 1956 che raffigura quelli che all’epoca erano i pilastri dell’economia lagarina e della SAV stessa. Questo rapporto è andato consolidandosi nel tempo, sfociando qualche anno fa in un accordo di partnership con Casa Depero/Mart di Rovereto, grazie al quale Vivallis è autorizzata a riprodurre a fini promozionali e di packaging una selezione di opere dell’artista. È nato così il progetto della Linea Depero, volto a valorizzare questo legame storico con l’artista e a richiamare il potere evocativo e storico delle sue opere.
Con questo progetto Vivallis celebra l’artista e il suo percorso innovativo, che intreccia la storia della cantina.

Linea Depero
La cantina ha dedicato a Depero due dei suoi migliori vini: Depero bianco e Depero rosso ad Indicazione geografica protetta (IGP Vallagarina e IGP Vigneti delle Dolomiti) per renderli ancora più legati al territorio. Si tratta di due blend creativi, moderni, dinamici e brillanti come la personalità del loro padrino.
“Vogliamo trasmettere il messaggio che Vivallis innova e si rinnova, creando dei vini che escono dal tracciato tendenzialmente seguito dalla nostra cantina (quello dei monovarietali). Vere ricerche enologiche che rompono i nostri schemi dentro e fuori dalla bottiglia, con dei blend studiati e un packaging elegante e di forte impatto visivo. Vini con un grande potenziale evolutivo destinati a durare nel tempo come le opere del grande artista futurista” spiega Mauro Baldessari, Presidente della Cantina.
Sono sostanzialmente due “ricerche enologiche”, il bianco frutto della vinificazione di due varietà (Incrocio Manzoni, Sauvignon Blanc) mentre il rosso è frutto dalla vinificazione di due varietà: Lagrein e Merlot.
“Chi acquista la linea Depero in genere è alla ricerca di un prodotto più selezionato, più elitario, con un packaging più curato e originale, magari anche per un regalo. Inoltre è sicuramente qualcuno disposto a spendere qualcosa in più sia per il contenuto che per il vestito esterno” racconta Patrizia Pensini, responsabile hospitality ed export.
Per il Depero Bianco è stato scelto un vaso di fiori colorati per ricordare i tocchi floreali del vino e le varie sfumature richiamate dai due vitigni.
Per il Depero Rosso è stato scelto il gallo per i suoi colori netti e decisi che ricordano le tonalità del vino. “All’interno del nostro assortimento il Depero Rosso ha anche un ruolo gerarchico superiore agli altri rossi pertanto ricorda la simbologia del gallo, animale di indiscutibile autorevolezza e resistenza come i vitigni Lagrein e Merlot” dice Mauro Baldessari, Presidente della Cantina.
“In questo momento il rapporto tra vino e arte è sempre più frequente, nel nostro caso, avendo già un importante retaggio storico legato al marchio SAV, abbiamo avuto un vantaggio innegabile.
Noi crediamo nella qualità dei nostri prodotti, usiamo l’arte come tributo a chi da sempre ha segnato la storia di quest’azienda, più che come strategia di marketing fine a se stessa” conclude Patrizia Pensini, responsabile hospitality ed export.
